Il dibattimento inizierà il 14 maggio, parti civili i genitori di 22 bimbi.
MILANO - Sono stati mandati a processo la ex direttrice e titolare dell'asilo nido di Vanzago, in provincia di Milano, e le 5 ex educatrici accusate di maltrattamenti aggravati nei confronti dei piccoli allievi, non più grandi di tre anni, i quali dal marzo al giugno del 2022 sarebbero stati presi di mira con insulti e violenze fisiche e psichiche.
Lo ha deciso nel pomeriggio il Giudice dell'udienza preliminare (Gup) che ha anche ammesso come parti civili i genitori di 22 bimbi. Il dibattimento prenderà il via il prossimo 14 maggio. Le 6 imputate, scrive l'Ansa, a gennaio dell'anno scorso sono state raggiunte dalla misura interdittiva della sospensione per un anno dalla professione.
Secondo l'indagine le educatrici e la ex titolare della struttura, avrebbero avuto atteggiamenti non solo violenti, ma anche di «sopraffazione» e di una non indifferente crudeltà mischiata a dileggio verso i piccoli alunni di due classi collocate in diversi edifici dello stesso comune.
Le sei imputate, che sono state denunciate da alcune giovani stagiste e riprese anche dalle telecamere piazzate dagli investigatori, secondo il capo di imputazione, avrebbero preso i bimbi e li avrebbero sbattuti «per terra per farli stare seduti» e avrebbero lanciato contro di loro ciabatte, quadrotti di spugna, palline di plastica. In classe avrebbero urlato «usando un tono molto aggressivo» ed espressioni «scurrili», «disprezzandoli e umiliandoli».
Inoltre, a causa del «sovrannumero dei bambini» per classe, erano in 30, quando arrivava l'ora del sonnellino, alcuni venivano messi a dormire nei lettini nella «stanza per la nanna», altri invece sarebbero stati sistemati nei bagni con le culle, e altri ancora sui materassi nel salone.
I piccini, in alcuni casi, sarebbero stati lasciati piangere a senza essere calmati e consolati, anzi sarebbero stati sgridati e spaventati ancora di più. Inoltre, a un bambino di circa un anno una delle educatrici avrebbe sferrato in pieno volto una gomitata così forte da provocargli una ferita al labbro.
Le indagate, una volta raggiunte dalla misura interdittiva, avevano respinto le accuse sostenendo che le denunce delle studentesse tirocinanti sarebbero state la risposta alle valutazioni negative ricevute al termine degli stage nell'asilo nido di Vanzago.