Mons. Andrzej Franciszek Dziuba ha dato le sue dimessioni «come richiesto dalla Sante sede»
CITTÀ DEL VATICANO - Soltanto due giorni fa, pur trascinandosi da settimane bronchite e raffreddore, papa Francesco non aveva voluto rinunciare a dare la sua sferzata anti-insabbiamenti in un messaggio rivolto al clero di tutto il mondo: non accada più che le vittime di abusi non siano ascoltate, diceva ai membri della Pontificia commissione per la Tutela dei minori ricevuti in udienza al Palazzo apostolico. Ed è di oggi, la notizia della sua decisione di rimuovere il vescovo polacco mons. Andrzej Franciszek Dziuba, allontanamento dovuto proprio al fatto di aver cercato di coprire le malefatte a sfondo pedofilo di alcuni sacerdoti della sua diocesi.
Formalmente la sala stampa vaticana, nel consueto bollettino di mezzogiorno, ha annunciato solo la «rinuncia al governo pastorale» di mons. Dziuba accettata da Francesco, senza ulteriori specifiche. Ma a chiarire le cose è arrivato quasi subito un comunicato della nunziatura di Varsavia: le dimissioni sono state presentate dal presule «come richiestogli dalla Santa Sede».
Infatti, sono state riscontrate difficoltà nel governo pastorale di Dziuba e in particolare sue omissioni nel trattare casi di abusi sessuali su minori commessi da alcuni sacerdoti, come è emerso da un'indagine condotta dalla Santa Sede, a norma del Motu Proprio Vos estis lux mundi.
Settantatre anni, vescovo di Łowicz dal 2004, consacrato dal cardinale anche lui polacco Jozef Glemp, Dziuba era finito nell'occhio del ciclone per la gestione degli abusi sui minori nella sua diocesi tanto che l'indagine della Santa Sede, condotta dall'arcivescovo metropolita di Łódź, il futuro cardinale Grzegorz Wojciech Ryś, è partita nel 2020.
Quella della Polonia, in materia di omissioni e coperture, sembra però essere una scia inarrestabile che sta sempre più venendo a galla. Solo il 24 febbraio scorso, il Papa aveva mandato via il vescovo di Stettino, monsignor Andrzej Dzięga, accusato insieme ai suoi predecessori di avere insabbiato abusi nella sua diocesi.
Il 16 febbraio del 2021 era morto in una struttura sanitaria cattolica di Stettino, don Andrzej Drymer, 58 anni, il sacerdote accusato per oltre 25 anni di molestie sessuali contro ragazzi a lui affidati, ma per le quali non è mai stato condannato. Il canale privato Tvn24 ne aveva ripercorso la vicenda nel programma "Il processo più lungo della Chiesa" con diverse testimonianze.