I gas vulcanici potrebbero presto interferire con il traffico aereo
REYKYAVIK - In Islanda, la nuova eruzione vulcanica nella penisola di Reykjanes, sulla quale sorge anche la capitale Reykjavík, ha indotto le autorità a evacuare la cittadina di Grindavík e la vicina stazione termale Blue Lagoon, gremita di turisti, ripetendo un copione diventato ormai frequente in questa zona occidentale dell'Isola, ripetuto l'ultima volta l'8 febbraio. Iniziata ieri sera, si tratta della settima eruzione nella stessa zona, la quarta da dicembre.
La lava, come mostrano le spettacolari immagini notturne diffuse dall'emittente tv RÚV, esce a fontana da una grande fenditura nel terreno, ha invaso una strada e si espande nei campi circostanti, dove non si è ancora formato un cono vulcanico, ma dove l'attività magmatica ha trovato un nuovo sfogo da alcuni mesi.
«La fessura nel terreno (da cui esce la lava) è lunga almeno 3 chilometri, fra Stóra-Skógfell verso Hagafell», riferisce l'emittente, aggiungendo che per adesso l'aeroporto internazionale di Keflavík è pienamente operativo tanto per gli arrivi quanto per le partenze, anche se i gas vulcanici potrebbero presto interferire con il traffico aereo.