Dopo la tragedia di Lipsia critiche alla compagnia che assicura «facciamo tutto per la sicurezza».
LIPSIA - Il tragico incidente che ha coinvolto un bus Flixbus nei dintorni di Lipsia, costato la vita a 4 persone, ha inevitabilmente riportato d’attualità il tema sicurezza.
Come spesso accade, specie dopo simili eventi luttuosi, sono cominciate a emergere testimonianze di viaggiatori che raccontano come non sempre queste compagnie low cost rispetterebbero tutti i necessari standard di sicurezza.
Le testimonianze - E mentre proseguono gli accertamenti per capire la dinamica esatta dell’incidente e verificare se sussiste la fattispecie di omicidio colposo, c’è chi, specie sui social, critica la compagnia low cost. Diverse persone, come riportato da 20 Minuten, testimoniano di aver vissuto brutte esperienze. «Gli autisti viaggiavano troppo velocemente, non rispettavano le regole del traffico, usavano i cellulari mentre erano al volante», queste alcuni dei racconti riportati. In aggiunta l’azienda non ha ottenuto risultati particolarmente positivi sulla piattaforma di valutazione “Trustpilot” con 2,8 stelle su cinque.
La replica - La compagnia ha però voluto evidenziare alcuni elementi. Secondo Flix, nel 2023 si sono verificati in totale nove incidenti mortali tra oltre 81 milioni di passeggeri sulla rete globale. «Ogni incidente avvenuto e ogni singola persona ferita sono troppi», ha detto un portavoce a 20 Minutes. «Nonostante le rigide misure di sicurezza, gli incidenti non possono essere prevenuti.La sicurezza dei passeggeri e degli autisti è la massima priorità di Flix. Lavoriamo giorno e notte per raggiungere questo obiettivo, investendo in personale, processi, attrezzature tecniche all’avanguardia e formazione». L'azienda ha introdotto diverse misure di sicurezza. »Dalla formazione sulla sicurezza per dipendenti e autisti, alla presenza di due autisti per ogni viaggio notturno in Europa e una moderna flotta di autobus con assistenti alla guida come mantenimento della corsia e assistente alla frenata», spiegano.
Condizioni di lavoro - Ma in aggiunta agli incidenti, in passato sull’azienda si sono addensate nubi anche per le pessime condizioni di lavoro. Nel 2023 un autista Flixbus a Berna aveva dichiarato a “WOZ” di essere sottopagati. E in altri casi si segnalavano turni al volante troppo lunghi. Da qui l’intervento del sindacato svizzero dei trasporti (SEV) che già nel 2018 evidenziò le ragioni delle pessime condizioni di lavoro. Tra gli aspetti evidenziati:
Modello di business - La società Flix ha un modello di business più simile a quello di Uber o Airbnb. Flixbus non possiede quasi nessun autobus proprio e non impiega autisti. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda, nel 2018, ha lavorato con 250 subappaltatori. Questo impiega gli autisti e fissa il loro salario. Non esistono controlli uniformi.
Dumping salariale: dopo essere entrato nel mercato, Flixbus ha rapidamente rilevato diversi concorrenti e li ha espulsi dal mercato. Nel 2016 gli autisti hanno scioperato per la prima volta in Germania contro il dumping salariale e le cattive condizioni di lavoro. Anche i sindacati hanno più volte criticato Flixbus.
Politica - E proprio nelle ore scorse, dopo la notizia della tragedia, le reazioni non si sono fatte attendere. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), per bocca del suo responsabile della comunicazione Nicolas Bideau, ha indicato ieri sera su X di aver «appreso con rammarico (di questo) grave incidente di autobus». La rappresentanza svizzera a Berlino «è in contatto con le autorità competenti sul posto», ha aggiunto un portavoce del DFAE all'agenzia Keystone-ATS. Infine la notizia, arrivata nella tarda mattinata, che non ci sarebbero vittime svizzere