Si tratta di un 18enne dell'Idaho fermato, dall'Fbi, prima che potesse compiere il dramma.
NEW YORK - Un 18enne dell'Idaho è stato arrestato dall'Fbi con l'accusa di aver complottato per attaccare una chiesa e uccidere i fedeli in nome dell'Isis. Lo rivelano i documenti giudiziari, riferiti da Cbs News.
Alexander Mercurio è stato accusato di aver fornito sostegno materiale a un'organizzazione terroristica straniera: secondo gli investigatori il teenager stava per attaccare almeno una chiesa nella sua zona domenica scorsa con pistole, coltelli e sostanze chimiche infiammabili, ma i suoi piani sono stati sventati prima che potesse portarli a termine.
Mercurio - spiega Cbs - ha scritto ad una fonte anonima dell'Fbi che avrebbe dovuto «fermarsi vicino alla chiesa, caricare le armi e poi prenderla d'assalto, uccidendo quante più persone possibile». Il suo obiettivo, per gli investigatori, era quello di compiere un atto di martirio prima della fine del Ramadan e giurare fedeltà al leader dell'Isis.
«Molto presto eseguirò un'operazione di martirio - avrebbe scritto in un messaggio recente - Gli obiettivi saranno le varie chiese della mia città». Nei documenti giudiziari, i pubblici ministeri hanno descritto un'evoluzione delle sue credenze a partire dal 2022, quando messaggi e post avrebbero rivelato l'interesse dell'adolescente per l'Isis e l'apparente insoddisfazione dei suoi genitori per le sue convinzioni religiose.
Ha archiviato contenuti multimediali sui suoi dispositivi elettronici, incluso un canto jihadista e ha pubblicato online materiale pro-Isis. All'inizio di quest'anno ha visto diverse volte una fonte dell'Fbi a cui ha ribadito il suo desiderio di morire martire. Negli incontri e nei messaggi scambiati online, Mercurio avrebbe rivelato di voler "donare fino all'ultimo centesimo della mia banca all'Isis» e di voler filmare un videomessaggio a sostegno dello Stato islamico prima di compiere il suo attacco.