Inaugura la costruzione di una nuova fabbrica di esplosivi in Francia come parte dell'«economia di guerra» per sostenere l'Ucraina.
PARIGI - Il presidente francese Emmanuel Macron poserà oggi la prima pietra della nuova fabbrica di esplosivi per munizioni a Bergerac, nel centro del paese, nuova tappa di quella che lo stesso capo dello stato ha invocato come un' «economia di guerra», necessaria per rispondere ai bisogni dell'Ucraina e alla nuova attualità geopolitica. Dunque non bastava al numero uno francese auspicare l'invio di soldati occidentali sul suolo ucraino.
Macron, atteso sul sito di Eurenco, leader europeo delle polveri e degli esplosivi, sarà accompagnato dai ministri dell'economia Bruno Le Maire e da quello della difesa Sébastien Lecornu. Incontrerà, sul posto, i dirigenti dell'industria francese degli armamenti e affronterà con loro il tema del riarmo, ha precisato l'Eliseo.
Macron ha esortato gli industriali del settore della difesa ad accelerare il passaggio alla «modalità economia di guerra», cioè a produrre «di più e più velocemente» per continuare a sostenere attivamente l'Ucraina, invasa dalla Russia.
La nuova unità di produzione, che entrerà in servizio nel primo trimestre 2025 - ha continuato l'Eliseo - potrà produrre fino a 1200 tonnellate di polvere all'anno, che dovrà consentire di riempire 500'000 cariche modulari per i cannoni e che cominceranno ad arrivare dal primo trimestre 2025 in Ucraina. Non soffiano ancora venti di pace.