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Colpevole di frode, manager condannata a morte Dirigente immobiliare vietnamita condannata a morte per frode da 25 miliardi
HO CHI MINH - Un tribunale vietnamita ha condannato a morte Truong My Lan, la dirigente di un colosso immobiliare, per un caso di frode dall'equivalente di quasi 25 miliardi di franchi.
Si tratta del più grande scandalo finanziario del Paese e del processo più spettacolare svoltosi in Vietnam.
Le azioni di Truong My Lan, presidente del promotore immobiliare Van Thinh Phat, accusata di aver truffato fondi dalla Saigon Commercial Bank (SCB) per un decennio, «hanno eroso la fiducia della gente nella leadership del Partito (comunista) e dello Stato», ha dichiarato la giuria, secondo quanto riportato dai media statali, durante il processo tenutosi a Ho Chi Minh.
Il portale locale Vietnam Express spiega che la corte ha sì riconosciuto alla donna numerose circostanze attenuanti - come essere incensurata, essere stata di aiuto alla comunità, avere un buon carattere, partecipare attivamente ad attività di beneficenza e alla prevenzione di epidemie - tuttavia, l'imputata ha commesso un reato in qualità di «leader», perpetrando «a lungo un'attività criminale organizzata (...) e provocando conseguenze estremamente gravi, senza possibilità di recupero».
I media vietnamiti riassumono poi così la sconcertante sentenza: «La giuria del Tribunale popolare di Ho Chi Minh City ha condannato la signora Truong My Lan a 20 anni di carcere per violazione delle norme sui prestiti, alla pena di morte per appropriazione indebita e a 20 anni di reclusione per corruzione. La pena complessiva è quella di morte».
