L'Iran ha lanciato centina di droni e missili verso Israele. Il G7 ha condannato l'attacco
L'ambasciatore di Israele paragona l'Iran ai nazisti
L'ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha dichiarato: «Dal momento in cui ho iniziato il mio mandato qui, in ogni discorso e in innumerevoli lettere, ho suonato il campanello d'allarme per quanto riguarda l'Iran».
«Ho chiesto a questo Consiglio di intraprendere azioni concrete contro il regime degli Ayatollah. Ho detto chiaramente che l'Iran e le sue ambizioni egemoniche di dominio globale devono essere fermati prima che portino il mondo a un punto di non ritorno, a una guerra regionale che può degenerare in una guerra mondiale».
Ha poi affermato che l'obiettivo dell'Iran «è stato e continua ad essere il dominio del mondo esportando la sua rivoluzione radicale sciita in tutto il mondo».
«Il regime islamico di oggi non è diverso dal Terzo Reich e Khamenei non è diverso da Adolf Hitler». (Al Jazeera)
Guterres: «Il Medio Oriente sull'orlo dell'abisso»
In seguito all'attacco dell'Iran a Israele, il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha lanciato un appello urgente al Consiglio di sicurezza per una de-escalation. «Il Medio Oriente è sull'orlo dell'abisso», ha dichiarato Guterres domenica durante una sessione speciale dell'organismo a New York. «I popoli della regione stanno affrontando il pericolo reale di un conflitto devastante. Ora è il momento di disinnescare e di ridurre le tensioni. È il momento della massima moderazione».
La riunione speciale è stata convocata su richiesta di Israele. «Abbiamo la responsabilità condivisa di lavorare per la pace», ha dichiarato Guterres al Consiglio di Sicurezza. «Né la regione né il mondo possono permettersi altre guerre». (sda/dpa)
Khamenei: «Gerusalemme sarà dei musulmani»
«Gerusalemme sarà nelle mani dei musulmani e il mondo musulmano celebrerà la liberazione della Palestina». Lo ha scritto in ebraico su X la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, pubblicando un video di droni iraniani che sorvolano la Spianata delle moschee a Gerusalemme, durante l'attacco dell'Iran di ieri notte contro Israele, e vengono intercettati. Lo riporta Iran International. (ats ans)
Idf: «Piani per operazioni offensive e difensive»
«Abbiamo piani offensivi e di difesa. Siamo in allerta. Ma non intendo al momento aggiungere ulteriori dettagli a riguardo». Lo ha detto il portavoce dell'esercito Israeliano, Daniel Hagari, rispondendo in conferenza stampa ad una domanda riguardo alla decisione o meno da parte di Israele di reagire o meno all'attacco iraniano.
«Rimaniamo in allerta, abbiamo approvato piani offensivi e difensivi, continueremo a proteggere lo Stato di Israele e costruire un futuro più stabile per la regione. Iran non è una minaccia solo per Israele ma per tutta la regione», ha aggiunto Hagari. (ats ans)
Idf: «Iran? Al momento non estenderemo operazioni militari»
«Al momento non intendiamo estendere le nostre operazioni militari». Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari rispondendo in conferenza stampa ad una domanda sulla volontà o meno di reagire all'attacco dell'Iran.
«Siamo pronti, stiamo monitorando tutti i teatri nella regione e valutiamo ogni scenario, ma al momento non intendiamo estendere le nostre operazioni militari. Il nostro ruolo è salvaguardare gli israeliani», ha spiegato il portavoce dell'esercito.
«Rimaniamo in allerta, abbiamo approvato piani offensivi e difensivi, continueremo a proteggere lo Stato di Israele e costruire un futuro più stabile per la regione. Iran non è una minaccia solo per Israele ma per tutta la regione», ha aggiunto Hagari. (ats ans)
Mosca e Teheran mettono in guardia da nuove provocazioni
A poche ore dall'attacco iraniano a Israele e in vista di un'imminente risposta dell'esercito israeliano, i ministri degli Esteri russo e iraniano hanno messo in guardia da «nuove pericolose provocazioni». Secondo il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il suo omologo iraniano Hussein Amirabdollahian, queste potrebbero portare a un aumento delle tensioni in Medio Oriente. «Come è stato notato, un'ulteriore escalation della situazione nella regione e nuove pericolose azioni provocatorie potrebbero portare a un aumento delle tensioni in Medio Oriente», ha riferito il Ministero degli Esteri russo sul contenuto della conversazione telefonica tra i due ministri di domenica. (sda/dpa)
Usa: «Non parteciperemo a risposta contro Iran»
Gli Stati Uniti non parteciperanno ad un eventuale contrattacco israeliano contro l'Iran. Lo riferiscono due alti funzionari americani in una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti.
«Israele ci ha detto chiaramente che non vuole un'escalation nell'area», hanno aggiunto i due alti funzionari sottolineando che «il dialogo con le controparti israeliane su come procedere» dopo l'attacco dell'Iran «proseguono».
Secondo le fonti «l'Iran voleva provocare un grave danno ad Israele ed essere altamente distruttivo, ma ha fallito». L'attacco del regime di Teheran è stato a loro avviso «avventato e senza precedenti». (ats ans)
Un attacco di «alta qualità»
Hezbollah si è congratulato con l'Iran per «l'attacco di alta qualità e senza precedenti contro Israele» e ha elogiato la «decisione coraggiosa e saggia» di rispondere all'attacco di Damasco. Lo riporta il sito israeliano Ynet. «L'Iran ha esercitato il suo diritto naturale e legale, nonostante le minacce, le intimidazioni e le pressioni, e ha attuato con coraggio la sua vera promessa», ha affermato Hezbollah, sostenendo che «l'operazione ha raggiunto gli obiettivi militari ben definiti, nonostante la partecipazione degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Gli obiettivi politici e strategici a lungo termine di questo grande sviluppo emergeranno nel tempo». (ats ans)
Il G7 condanna l'attacco
«Insieme ai leader del G7, abbiamo condannato all'unanimità l'attacco senza precedenti dell'Iran contro Israele». Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel precisando che «tutte le parti devono dar prova di moderazione. Continueremo tutti i nostri sforzi per lavorare verso la riduzione della tensione. Porre fine alla crisi a Gaza il prima possibile, in particolare attraverso un cessate il fuoco immediato, farà la differenza». Nel tweet pubblicato al termine della riunione in videoconferenza del G7 convocata dalla presidenza italiana, durata poco meno di un'ora, Michel annuncia poi che «la situazione in Medio Oriente, compreso il Libano, sarà discussa al Consiglio europeo della prossima settimana». Al vertice hanno partecipato in collegamento tutti i leader dei paesi del G7, oltre all'Unione europea, rappresentata dal presidente del Consiglio Charles Michel e da quella della Commissione europea Ursula von der Leyen. (ats ans)
Rassicurazioni e avvertimenti agli Stati Uniti
«In un messaggio alla Casa Bianca stamane, abbiamo spiegato che l'attacco dell'Iran contro Israele è stata una risposta limitata e che noi non abbiamo come obiettivo cittadini americani e le basi degli Usa nella regione». Lo ha detto il ministro degli esteri iraniano Hossein Amirabdollahian incontrando gli ambasciatori stranieri, secondo quanto riferisce la tv di Stato. Allo stesso tempo, ha avvertito, «colpiremo le basi degli Usa se verranno utilizzate per aiutare azioni di aggressione di Israele. Teheran non è alla ricerca di un'escalation e non ha intenzione di continuare le operazioni difensive contro Israele, ma se necessario, non esiteremo a proteggere i nostri interessi legittimi dell'Iran contro qualsiasi nuova aggressione». (ats ans)
Per la Siria l'attacco era giustificato
La Siria ha affermato che l'Iran ha esercitato il suo «diritto all'autodifesa» nell'attacco di questa notte contro Israele. «La risposta dell'Iran è un legittimo diritto all'autodifesa» contro Israele, ha detto telefonicamente il ministro degli esteri siriano Faisal Mekdad al suo omologo iraniano Hossein Amir-Abdollahian, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale Sana. (ats ans)
La voce di Borrell
«A nome degli Stati membri dell'UE, condanno con la massima fermezza gli attacchi iraniani contro Israele e invito tutte le parti a dar prova della massima moderazione. Ho appena parlato con il ministro degli esteri iraniano Abdollahian per trasmettergli questi messaggi e sollecitare l'Iran a non provocare un'escalation». Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'UE per la politica estera Josep Borrell. (ats ans)
L'offensiva iraniana
Più di 300 droni e missili provenienti da Iran, Iraq e Yemen sono stati lanciati contro Israele stanotte. Lo ha affermato il portavoce delle Forze di difesa (Idf) Peter Lerner a BBC Radio. «So che circa 360 munizioni diverse, 170 droni esplosivi, 30 missili da crociera, 120 missili balistici sono stati lanciati contro Israele. La stragrande maggioranza di questi è stata intercettata», ha spiegato. Lerner ha affermato che missili da crociera e UAV sono stati «intercettati prima che raggiungessero lo spazio aereo israeliano», aggiungendo che le difese aeree di Israele e il sostegno di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e altri hanno inviato «un messaggio molto forte» all'Iran. (ats ans)
Cominciata la riunione del gabinetto di guerra
È cominciata, presieduta dal premier Benyamin Netanyahu, la riunione del Gabinetto di guerra israeliano che si svolge nel ministero della difesa a Tel Aviv. Lo hanno riferito i media. (ats ans)
Nessuna escalation
Gli Stati Uniti non vogliono «un'escalation in Medio Oriente». Lo sottolinea la Casa Bianca. «Non vogliamo un'escalation, né una guerra con l'Iran», ha assicurato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, al programma della Nbc "Meet the Press". (ats ans)
«Un prezzo da pagare nel modo e nel momento adatto»
«Costruiremo una coalizione regionale contro la minaccia dell'Iran ed esigeremo un prezzo nel modo e nel momento che ci conviene». Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz. «L'incidente non è finito - ha aggiunto - l'alleanza strategica e il sistema di cooperazione regionale che abbiamo costruito devono essere rafforzati». Poi ha sottolineato che Israele non ha ancora portato a termine «i suoi compiti: il ritorno delle persone rapite e l'eliminazione delle minacce per gli abitanti del nord e del sud». Da parte sua il ministro della sicurezza nazionale - e leader di destra radicale - Itamar Ben Gvir ha invocato una dura risposta di Israele all'attacco dell'Iran in «modo da creare deterrenza in Medio Oriente». «Le dottrine del contenimento e della proporzionalità - ha aggiunto - sono state spazzate via dal 7 ottobre. La risposta non può essere inconsistente». Anche l'altro leader di destra radicale - e ministro delle finanze - Bezalel Smotrich ha invocato la stessa reazione. «Se la nostra risposta echeggerà in tutto il Medio Oriente per le generazioni a venire - ha detto - vinceremo. Se non lo facciamo ci metteremo in una minaccia esistenziale immediata». (ats ans)
I generali iraniani minacciano risposte peggiori
«Se il regime illegittimo insiste in azioni aggressive, dovrà affrontare una punizione sempre più dura». Lo ha detto il generale Abdolrahim Mousavi, comandante in capo dell'esercito iraniano, ripreso dalle agenzie iraniane. E ancora, «avvertiamo anche i leader americani che se sostengono il regime sionista, tutte le basi e gli interessi americani nella regione saranno attaccati dall'Iran». Stessi toni quelli dell'altro generale Mohammad Bagheri, per il quale la risposta del Paese a qualsiasi ulteriore azione militare da parte del regime israeliano «sarà molto maggiore». (Red)
In gravi condizioni la ragazzina colpita da resti drone
Restano "gravi e instabili" le condizioni della ragazzina beduina di 7 anni che è stata ferita in Israele dalle schegge ricadute dopo l'intercettazione di uno dei droni lanciati dall'Iran. Lo ha fatto sapere l'ospedale Soroka di Beersheva dove la ragazzina è ricoverata per una ferita alla testa che mette a repentaglio la sua vita. Secondo un aggiornamento dell'ospedale, la bimba è stata sottoposta a un intervento chirurgico per una grave ferita alla testa ed è ora ricoverata nel reparto di terapia intensiva pediatrica. La bimba è rimasta ferita quando le schegge di un missile balistico intercettato sono cadute direttamente sulla casa della sua famiglia in una città beduina vicino ad Arad, nella regione meridionale del Negev. «Ci è caduto addosso intorno alle 2 del mattino. Dormiva in casa e l'abbiamo portata immediatamente all'ospedale di Soroka», ha detto il padre della ragazza, Mohammed citato dal Times of Israel. L'ospedale ha fatto sapere che altre 8 persone sono state portate sul posto con ferite lievi, alcune delle quali, come la bambina, sono state colpite da schegge. Altri sono rimasti feriti mentre correvano verso aree protette. (Ats Ans)
«L'Iran ha informato i suoi vicini dell'attacco»
«Circa 72 ore prima delle nostre operazioni, abbiamo informato i nostri amici e vicini nella regione che la risposta dell'Iran contro Israele era certa, legittima e irrevocabile», ha detto Il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian. (The Times of Israel)
«Israele ha deciso di reagire all'attacco iraniano»
Israele risponderà all'attacco iraniano, ma la portata della reazione deve ancora essere decisa. Lo scrive il sito della Cnn, citando un alto funzionario dell'amministrazione israeliana. La stessa fonte ha aggiunto che Israele deve ancora determinare se scatenare una reazione molto violenta o fare qualcosa di più misurato. Le diverse opzioni dovrebbero essere discusse in dettaglio durante la riunione del gabinetto di guerra israeliano convocato nel pomeriggio, ha concluso la stessa fonte. (ats ans)
Sunak conferma, «jet britannici hanno abbattuto droni iraniani»
Il primo ministro Rishi Sunak ha confermato che gli aerei militari britannici hanno abbattuto "diversi" droni iraniani durante l'attacco di Teheran contro Israele la notte scorsa. "Posso confermare che i nostri piloti hanno abbattuto diversi droni d'attacco iraniani", ha detto Sunak in un videomessaggio trasmesso da Downing Street, poco prima di una riunione dei leader dei paesi del G7. "Ciò di cui ora abbiamo bisogno è che prevalga la calma", ha poi detto Sunak, aggiungendo che il Regno Unito lavorerà con i suoi alleati per allentare la situazione. (ats ans)
Per Belino l'Iran «è isolato» e Israele «sa difendersi»
«L'Iran con il suo atteggiamento aggressivo è isolato nel mondo». Lo ha detto la ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock in uno statement a Berlino. «E Israele ha dimostrato che è forte e che sa difendersi», ha aggiunto. (ats ans)
Voli cancellati in Iran
Diversi aeroporti iraniani, tra cui l'Imam Khomeini International di Teheran, hanno cancellato i voli fino a domani mattina. Lo riporta il Guardian citando i media statali iraniani. «Tutti i voli dall'aeroporto internazionale Imam Khomeini di Teheran sono stati cancellati fino alle 6 del mattino (02:30 GMT) a seguito di un annuncio da parte dell'Organizzazione per l'aviazione civile iraniana», ha detto un dirigente dello scalo. Anche i voli nazionali dall'aeroporto Mehrabad di Teheran e dagli aeroporti di Shiraz, Isfahan, Bushehr, Kerman, Ilam e Sanandaj sono stati cancellati fino a lunedì mattina, secondo la Compagnia degli aeroporti e della navigazione aerea iraniana, poiché lo spazio aereo occidentale del paese rimane vietato ai voli. (ats ans)
Iran convoca gli ambasciatori di Regno Unito, Francia e Germania
Il ministero degli Esteri in Iran ha convocato gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia e Germania a seguito delle loro posizioni assunte di fronte agli attacchi di Teheran contro Israele. (ats ans)
Il Papa invoca alla fine della violenza in Medio Oriente
«Seguo nella preghiera e con preoccupazione, anche dolore, le notizie giunte nelle ultime ore sull'aggravamento della situazione in Israele a causa dell'intervento da parte dell'Iran», così il Papa al Regina Caeli, l'antifona recitata al posto dell'Angelus, stando in piedi, fra Pasqua e Pentecoste. «Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande. Nessuno deve minacciare l'esistenza altrui. Tutte le nazioni si schierino invece dalla parte della pace e aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza è un loro profondo e lecito desiderio, ed è un loro diritto». (ats ans)
Kiev condanna Teheran
Il ministero degli Esteri dell'Ucraina condanna fermamente i massicci attacchi iraniani contro lo Stato di Israele. È quanto si legge in una nota pubblicato sul suo sito web, secondo quanto riportato da Ukrinform. «Tali azioni sono del tutto inaccettabili, irresponsabili e comportano il rischio di un'ulteriore escalation senza precedenti della situazione in Medio Oriente. È estremamente importante fare ogni sforzo per evitare che il confronto degeneri in un conflitto regionale su larga scala», ha detto il ministero, secondo il quale questo attacco dimostra ancora una volta l'importanza di mobilitare tutta la potenza del mondo libero per difendere i confini globali della democrazia. (ats ans)
Anche la Nato invita alla moderazione
La Nato condanna l'attacco notturno dell'Iran su Israele come una «escalation» dell'instabilità regionale, invitando con urgenza «moderazione» da tutte le parti. «Condanniamo l'escalation notturna iraniana, invitiamo alla moderazione, mentre monitoriamo gli eventi da vicino. È di vitale importanza che il conflitto in Medio Oriente non vada fuori controllo», ha dichiarato il portavoce dell'Alleanza atlantica Farah Dakhlallah. (ats ans)
Mosca invita alla moderazione
Il ministero degli Esteri russo invita alla «moderazione» dopo gli attacchi iraniani contro Israele. «Esortiamo tutte le parti coinvolte a mostrare moderazione. Contiamo sul fatto che gli Stati regionali risolvano i problemi esistenti con mezzi politici e diplomatici», ha dichiarato il ministero in un comunicato. (ans ats)
Gli Usa fanno pressione su Israele per non contrattaccare
Ci sono «pressioni Usa» che il Gabinetto di guerra di Israele previsto per le 15.30 (le 14.30 in Svizzera) non decida un contrattacco nei confronti dell'Iran. Lo hanno riferito media israeliani, citando fonti israeliane che stimano che «una riposta israeliana non arriverà immediatamente». Il problema - aggiungono le fonti - è individuare una «risposta che non porti necessariamente a un'escalation». (ats ans)
L'Italia convoca il G7
La presidenza italiana del G7 ha convocato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello leader, per discutere dell'attacco iraniano contro Israele. Lo dice una nota del governo italiano. «La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha convocato la conferenza dei leader del G7 che si svolgerà (...) per prendere insieme una posizione al fine di frenare la escalation e di individuare a giungere a una soluzione diplomatica e quindi politica di questo conflitto che dobbiamo assolutamente arginare». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, all'ingresso di Vinitaly 2024 che si apre oggi a Veronafiere. «L'Italia è in campo - ha precisato Urso - sia a livello bilaterale con intervento che abbiamo fatto nei giorni scorsi con tutti gli attori e sia come paese guida a presidenza del G7, appunto convocando il vertice per questo pomeriggio». (ats ans)
Israele colpisce il Libano
Israele ha colpito nel profondo il Libano, vicino alla città di Baalbek. Lo hanno riferito media libanesi, ripresi da quelli israeliani. Le stesse fonti indicano post sui social media che mostrano il fumo salire dai uno dei siti colpiti a Baalbek, considerata una roccaforte degli Hezbollah. La città è a circa 100 chilometri dal confine con Israele. «L'attacco israeliano ha preso di mira un'area ... vicino a Baalbek colpendo un edificio a due piani appartenente a Hezbollah», ha detto una fonte del gruppo, aggiungendo che non ci sono state vittime. Anche l'agenzia di stampa nazionale libanese ha riferito che "un attacco aereo nemico ha preso di mira un edificio» nel villaggio di Nabi Sheet e lo ha «distrutto». (ats ans)
Hamas commenta l'attacco
«Consideriamo l'operazione militare dell'Iran contro l'occupante sionista come un diritto naturale e una risposta meritata al crimine di aver preso di mira il consolato iraniano a Damasco e di aver assassinato lì diversi leader delle Guardie Rivoluzionarie». Lo ha detto Hamas su Telegram, facendo appello «alle nazioni arabe e islamiche, ai popoli liberi del mondo e alle forze della resistenza nella regione di continuare l'appoggio alla nostra operazione 'Inondazione di Al Aqsa». (ats ans)
«L'operazione è stata condotta con successo»
L'attacco in Israele «ha raggiunto tutti i suoi obiettivi». Lo ha detto il capo delle forze armate iraniane. «L'operazione "Promessa Onesta" è stata condotta con successo tra ieri sera e stamattina e ha raggiunto tutti i suoi obiettivi», ha dichiarato alla televisione il generale Mohammad Bagheri. I due siti principalmente presi di mira - ha precisato il generale - sono stati «il centro di intelligence che ha fornito ai sionisti le informazioni necessarie» per l'attacco al consolato iraniano a Damasco del primo aprile, e «la base aerea di Novatim, da cui è decollato l'aereo F-35" che l'ha bombardata. «Questi due centri sono stati notevolmente danneggiati e messi fuori uso», ha dichiarato. «Non abbiamo intenzione di continuare questa operazione, ma se il regime sionista agisce contro la Repubblica islamica dell'Iran, sia sul nostro suolo che nei centri di nostra proprietà in Siria o altrove, la nostra prossima operazione sarà molto più dura di questa», ha avvertito l'alto ufficiale. Il generale Bagheri ha anche affermato che le autorità iraniane hanno «inviato un messaggio agli Stati Uniti avvertendoli che se collaboreranno con Israele in qualsiasi azione futura, le loro basi non saranno al sicuro». (ats ans)
Gli alleati di Israele sono in stretto contatto
Israele sta «lavorando a stretto contatto» con Stati Uniti, Regno Unito e Francia, ha dichiarato il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, aggiungendo che tutti e tre «hanno agito stanotte» durante gli attacchi iraniani. «Stiamo lavorando a stretto contatto con gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia che hanno agito questa notte. Questa partnership è sempre stata stretta, ma stasera si è manifestata in modo insolito», ha detto Hagari, scrive la Cnn online. (ats ans)
L'aeroporto del Cairo in allerta
È in stato di allerta da questa notte l'aeroporto del Cairo per far fronte all'intenso movimento aereo sul Sinai e sul Delta dovuto all'accesso di decine di voli civili che hanno cambiato destinazione alla luce della chiusura dello spazio aereo su Iraq, Giordania e Libano. «Lo spazio aereo egiziano è aperto e l'aeroporto del Cairo accoglie i voli che hanno cambiato destinazione alla luce della chiusura dello spazio aereo in alcuni Stati della regione», aveva fatto sapere lo scalo nella notte. Le immagini di Flight radar 24 mostrano l'eccezionale concentrazione di aerei in transito nelle zone del Canale di Suez e del Delta del Nilo. (ats ans)
Iraq e Libano riaprono lo spazio aereo
Dopo lo stesso Israele e la Giordania, anche l'Iraq e il Libano hanno annunciato la riapertura del loro spazio aereo, che era stato chiuso da sabato sera a causa dell'attacco diretto senza precedenti lanciato dall'Iran contro lo Stato ebraico. In un comunicato, l'Autorità per l'aviazione civile ha confermato che «lo spazio aereo è stato riaperto» ai voli in arrivo o in partenza dagli aeroporti iracheni, assicurando in particolare che «tutti i rischi per la sicurezza degli aerei civili in Iraq - Paese confinante con l'Iran - sono stati esclusi». In Libano, Paese confinante con Israele, il ministro dei Trasporti Ali Hamie ha detto che «i voli sono ripresi dalle 7 del mattino e stiamo monitorando la situazione». (ats ans)
«Israele punito con "Operazione Promessa sincera"»
L'Iran ha lanciato attacchi di ritorsione contro i territori occupati, dopo che il regime israeliano ha colpito l'ambasciata del Paese a Damasco il 1 aprile, uccidendo 7 ufficiali militari di alto rango. Così scrive il Tehran Times dopo il lancio di droni e missili contro Israele. E poi ripropone l'avvertimento del generale di brigata Mohammad Reza Ashtiani: «Qualsiasi paese che aprirà il proprio territorio o spazio aereo a Israele per un attacco all’Iran, riceverà la nostra risposta decisiva». (Tehran Times)
L'Iran avverte Israele e Usa
L'Iran avverte Israele di un attacco più ampio sul suo territorio qualora dovesse reagire all'attacco notturno di droni e missili, aggiungendo che Washington è stata avvertita di non sostenere l'azione militare israeliana.
«La nostra risposta sarà molto più ampia dell'azione militare di ieri sera (ndr) se Israele reagirà contro l'Iran», ha detto alla TV di stato il capo di Stato maggiore delle forze armate, il maggiore generale Mohammad Bagheri, aggiungendo che Teheran ha avvertito Washington che qualsiasi sostegno alla ritorsione israeliana avrebbe come risultato il fatto che le basi statunitensi sarebbero state prese di mira. (Times of Israel)
Bimba di 7 anni gravemente ferita da schegge
Una bambina di sette anni nel sud di Israele è in gravi condizioni dopo essere stata colpita da schegge in seguito all'intercettazione di un drone iraniano nell'area di Arad, dove la bimba si trovava. Lo riporta Times of Israel. (ats ans)
Swiss sospende i voli da e per Tel Aviv
Swiss ha sospeso i voli da e per Tel Aviv fino a nuovo avviso, ha dichiarato sabato sera la compagnia aerea. Il DFAE avverte da parte sua che l'ambasciata svizzera a Tel Aviv ha poco o nessun margine di manovra e non può fornire assistenza.
In un comunicato stampa, Swiss ha dichiarato che sta ha dichiarato di essere in costante contatto con i suoi sette dipendenti con sede a Tel Aviv.
A seguito dell'attacco iraniano a parti di Israele, tutti gli aerei svizzeri stanno evitando lo spazio aereo iraniano, iracheno e israeliano. La compagnia aerea aveva già preso questa decisione venerdì sera, seguendo l'esempio di Lufthansa e della sua filiale austriaca Austrian Airlines.
I voli da Nuova Delhi e Singapore per Zurigo arriveranno quindi con diverse ore di ritardo. Entrambi i voli faranno scalo a Vienna domenica mattina per rifornirsi di carburante. (ats)
DFAE: «Possibilità praticamente nulle di fornire assistenza»
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) afferma di avere poco spazio di manovra sul terreno. L'Ambasciata svizzera a Tel Aviv continua a fornire i suoi servizi abituali, si legge sul suo sito web. Tuttavia, se la situazione dovesse peggiorare, la rappresentanza "ha solo possibilità molto limitate, se non addirittura nessuna, di fornire assistenza di emergenza".
I cittadini svizzeri in Israele dovrebbero informarsi sulle possibilità di trasporto locali, afferma il DFAE. La decisione di lasciare il Paese spetta a ciascuno di loro. (ats)
Israele e Giordania riaprono spazio aereo
E' stato riaperto alle 7.30 ora locale lo spazio aereo israeliano, dopo l'attacco iraniano nella notte. Lo ha annunciato l'Autorità aeroportuale israeliana, spiegando che comunque gli orari dei voli all’aeroporto Ben-Gurion saranno soggetti a modifiche.
Anche la Giordania ha riaperto questa mattina il suo spazio aereo dopo averlo chiuso nella tarda serata di ieri a causa dei lanci di droni dall'Iran. Lo riferisce la tv di Stato giordana citando le autorità dell'aviazione, scrive Al Jazeera. (ats ans)
Riunione emergenza Consiglio di sicurezza dell'Onu
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu si riunirà oggi alle 22, ora svizzera. Lo afferma l'ambasciatrice maltese Vanessa Frazier. Malta è al momento presidente di turno del Consiglio di sicurezza. (ats ans)
«L'attacco dell'Iran a Israele è durato cinque ore»
L'attacco iraniano contro Israele è durato circa cinque ore. Lo riporta Cnn, citando alcune fonti.
Il presidente americano Joe Biden ha detto al premier israeliano Benjamin Netanyahu che dovrebbe considerare la nottata una "vittoria" visto che, dalle prime valutazioni, l'attacco dell'Iran contro lo Stato ebraico non ha avuto successo. Lo afferma un funzionario dell'amministrazione Usa, citato dai media americani.
Joe Biden ha inoltre detto al premier israeliano che gli Stati Uniti non sosteranno un eventuale contrattacco di Israele contro l'Iran, secondo quanto riportato da Axios.
Biden ha spiegato a Netanyahu che gli Usa non parteciperanno a nessuna operazione offensiva contro Teheran e non sosterranno una tale operazione. Il premier israeliano, mette in evidenza Axios, avrebbe capito la posizione del presidente americano. (ats ans)
Iran all'Onu, «col nostro attacco la questione è conclusa»
"La questione può considerarsi chiusa così", ha detto la rappresentanza iraniana all'Onu. "Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura", ha dichiarato l'ambasciatore Saed Iravani, che ha inviato una lettera alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Antonio Guterres affermando che l'attacco contro Israele "rientra nell'esercizio del diritto di Teheran all'autodifesa". (atsAns)
Fonte Israele, «finora nessuna decisione su risposta a Iran»
"Nessuna decisione" è stata presa per ora su una riposta israeliana all'attacco dell'Iran. Lo ha detto una fonte ufficiale al Times of Israel. Una eventuale riposta - ha aggiunto - "sarà discussa nel Gabinetto di guerra previsto per le 15.00" (le 14 in Svizzera).
L'Iran ha intanto fatto appello a Israele perché non reagisca al suo attacco diretto di droni e missili, definito giustificato e risposta obbligata al raid contro il consolato di Damasco. (ats Ans)
Teheran a Onu: esercitato diritto autodifesa
L'ambasciatore dell'Iran alle Nazioni Unite, Saed Iravani, ha inviato una lettera alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Antonio Guterres affermando che l'attacco contro Israele "rientra nell'esercizio del diritto di Teheran all'autodifesa, sancito nell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, e in risposta alle ricorrenti aggressioni militari israeliane e in particolare dopo il raid del 1 aprile". (ats ans)
Biden annuncia consultazioni con i partner del G7 dopo l'attacco dell'Iran
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha condannato l’attacco iraniano “nei termini più forti possibili” e ha annunciato domenica le discussioni del gruppo G7 delle democrazie economicamente forti. Biden ha annunciato sabato sera (ora locale) a Washington che convocherà i capi di Stato e di governo del G7 "per coordinare una risposta diplomatica congiunta allo sfrontato attacco dell'Iran". Recentemente aveva parlato al telefono con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e gli aveva assicurato il fermo sostegno dell'America alla sicurezza di Israele. Israele è riuscito a respingere un’ondata di attacchi senza precedenti. Questo è "un chiaro messaggio ai suoi nemici che non possono minacciare effettivamente la sicurezza di Israele". (sda/dpa)
Il presidente israeliano ringrazia i suoi militari dopo l'attacco iraniano
Il presidente israeliano Izchak Herzog ha ringraziato l'esercito israeliano, il suo popolo e gli Stati Uniti, suoi alleati, dopo che il grande attacco iraniano contro il suo paese è stato respinto. “Siate benedetti, cari soldati e comandanti”, ha scritto domenica mattina Herzog sulla piattaforma X (ex Twitter), aggiungendo: “Benedite la coalizione di nazioni guidata dagli Stati Uniti” e il suo presidente. Secondo le sue stesse dichiarazioni, domenica notte l'esercito israeliano è riuscito a intercettare il 99% dei proiettili lanciati dall'Iran, anche grazie all'aiuto dell'esercito americano. Il popolo israeliano ha dimostrato “una straordinaria resilienza”, ha scritto Herzog. “Insieme, le forze del bene sconfiggeranno le forze del male”, ha continuato il presidente israeliano. (sda/dpa)
«Intercettato il 99% dei missili provenienti dall'Iran»
L'esercito israeliano afferma di aver intercettato il 99% dei missili provenienti dall'Iran. Teheran ha «inviato più di 300 minacce di vario tipo», ha detto domenica il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari. “La minaccia iraniana è stata accompagnata dalla superiorità aerea e tecnologica israeliana, combinata con una coalizione forte e combattiva che ha intercettato collettivamente la maggior parte delle minacce”.
Hagari ha parlato di un «successo strategico molto significativo». Dei 170 missili senza pilota inviati dall'Iran, «zero sono penetrati nel territorio israeliano». Decine sono stati abbattuti da aerei da combattimento israeliani, dalla difesa aerea israeliana e «dall’aeronautica e dalla difesa aerea dei nostri partner». Degli oltre 30 missili da crociera lanciati dall’Iran, nessuno è entrato in Israele.
"Degli oltre 120 missili balistici, solo pochi hanno raggiunto Israele e il resto è stato intercettato", ha continuato Hagari. "Hanno colpito nell'area della base aerea di Nevatim e hanno causato solo lievi danni alle infrastrutture." La base continua a funzionare normalmente. L'Iran pensava di essere riuscito a paralizzare la base.
Ci sono stati attacchi anche dall'Iraq e dallo Yemen, ma non hanno raggiunto Israele, ha detto il portavoce. Decine di razzi sono stati lanciati dal Libano nel nord di Israele. Nessuno è rimasto ferito. "Negli ultimi sei mesi abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri partner, in primo luogo Centcom degli Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia e altri paesi che erano attivi stasera", ha spiegato Hagari.
Per la prima volta nella storia della Repubblica Islamica, l’Iran ha attaccato direttamente il suo acerrimo nemico Israele. Le Guardie Rivoluzionarie hanno detto di aver lanciato dozzine di droni e missili.
L'operazione, denominata "Sincere Promise", era una rappresaglia per l'uccisione di ufficiali di alto rango in Siria. Il 1° aprile, due generali di brigata sono stati uccisi in un presunto attacco aereo israeliano contro l'ambasciata iraniana nella capitale siriana Damasco. (sda/dpa)