Al momento i dispersi nella regione del Guangdong sono 11. Circa 50mila le persone ricollocate
PECHINO - Undici persone risultano disperse a causa delle piogge torrenziali abbattutesi nella Cina meridionale e decine di migliaia sono state costrette a evacuare, mentre Pechino ha attivato la risposta all'emergenza inondazioni nel Guangdong, provincia su cui persistono le previsioni di forti precipitazioni.
Negli ultimi giorni le piogge hanno flagellato il Guangdong, gonfiando i fiumi e sollevando il timore di gravi inondazioni che, secondo i media statali, potrebbero essere del tipo «viste solo una volta al secolo». Allo stato, ci sono 11 persone disperse, ha riferito l'agenzia Xinhua, citando il dipartimento locale di gestione delle emergenze, e più di 53.000 persone sono state ricollocate nella provincia, di cui più di 45.000 sono nella città di Qingyuan, a cavallo delle rive del fiume Bei, un affluente nel più ampio delta del fiume Pearl.
Il Centro meteorologico nazionale ha emesso questa mattina un'allerta gialla per temporali e una blu sulle condizioni rischiose legate a forti acquazzoni, temporali, tempeste e grandine colpiranno parti del Paese, tra cui parti delle province di Fujian, Guizhou e Guangxi. Nel Guangdong, il cuore manifatturiero della Cina che conta circa 127 milioni di persone, le inondazioni hanno toccato questa mattina un picco di 5,8 metri sopra il limite di allarme negli affluenti del fiume Pearl.
Anche l'Esercito popolare di liberazione, le forze armate cinesi, sono state mobilitate per l'emergenza: ad esempio, i soldati del 74/mo Gruppo armato sono stati schierati inviando complessivamente 4 gruppi di squadre di soccorso e più di 50 veicoli di soccorso e macchinari tecnici per le operazioni di salvataggio.