La candidata presidenziale del Partito verde USA, Jill Stein, è stata arrestata durante una protesta filopalestinese.
ST. LOUIS - La candidata presidenziale statunitense del Partito verde (Gpus), Jill Stein, è stata arrestata sabato durante una protesta filopalestinese alla Washington University di St. Louis, nello stato del Missouri. Lo riferisce l'emittente televisiva statunitense Cnn. «Non siamo a conoscenza di alcuna accusa in questo momento», ha detto il portavoce della sua campagna.
Stein era alla protesta per sostenere gli studenti che avevano allestito un accampamento e ha dichiarato che né lei né gli altri manifestanti se ne sarebbero andati finché, tra le altre richieste, la Washington University non avesse disinvestito dall'industria aeronautica Boeing e avesse boicottato le istituzioni accademiche israeliane.
In un video registrato prima del suo arresto e pubblicato sulla rete sociale X, la candidata del Gpus (Green Party of the United States) alla Casa Bianca ha affermato di essere a sostegno degli studenti e del loro diritto costituzionale alla libertà di parola. «Saremo qui con gli studenti che si battono per la democrazia, per i diritti umani, per porre fine al genocidio».
David Schwab, direttore delle comunicazioni di Stein per la presidenza, ha dichiarato che la candidata ha tentato di allentare la tensione tra manifestanti e polizia ieri pomeriggio, ma che la polizia «non ha reagito» e ha dato il via agli arresti poco dopo.
BREAKING: Jill Stein and her Campaign Manager and Deputy Campaign Manager, Jason Call and Kelly Merrill-Cayer, have been arrested at Washington University in St. Louis while supporting a protest against WashU’s ties to the war on Gaza.
— Dr. Jill Stein🌻 (@DrJillStein) 28 aprile 2024
Video from @KallieECox pic.twitter.com/rkUYC9b5Qx