Era finita alla gogna mediatica per le accuse mosse dalla giornalista Selvaggia Lucarelli
LODI - Era stata trovata senza vita nel fiume Lambro, a Sant'Angelo Lodigiano, la 59enne proprietaria di una pizzeria della zona. Nei giorni precedenti alla tragedia era finita alla gogna mediatica per un post su Tripadvisor.
I fatti risalgono al gennaio scorso. In particolare la giornalista Selvaggia Lucarelli aveva puntato il dito contro la donna, accusandola di aver contraffatto il post su Tripadvisor per attirare la clientela e aumentare il proprio giro di affari.
Alla recensione di un cliente insoddisfatto, che si lamentava di essere stato messo «di fianco a dei gay» e un «ragazzo disabile», la proprietaria aveva risposto: «A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Le chiediamo gentilmente di non tornare da noi».
L'accusa della giornalista del Fatto Quotiano aveva minato l'autenticità del post, al punto che alcuni avevano attribuito il gesto estremo della proprietaria proprio alla gogna mediatica che aveva dovuto subire in quei giorni. Il caso era stato affidato alla Procura della Repubblica di Lodi.
A portare chiarezza alla vicenda la Procura stessa, che nella giornata di oggi ha rilasciato un comunicato stampa per tutelare la dignità delle persone coinvolte.
«Nessuno dei comportamenti tenuti da terzi, intervenuti a vario titolo nella presente vicenda, è in alcun modo qualificabile come fatto penalmente rilevante riconducibile alle ipotesi di determinazione al suicidio, rafforzamento del proposito di suicidio, o agevolazione».
La Procura ha dunque proceduto ad archiviare il caso, che ora torna al Tribunale di Lodi.
Nessuno ha indotto nessuno al suicidio. La recensione era falsa. La stampa ha mentito due volte:
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) May 4, 2024
dando una notizia falsa sulla recensione e dando una notizia falsa sui responsabili di una morte. Una storia squallida e meschina che racconta bene il sistema. pic.twitter.com/uHyTdrOcRK
Inoltre nel comunicato si legge che il post su Tripadvisor «non era genuino», il che lascia presagire che la proprietaria del locale si era immedesimata protettrice delle minoranze per il proprio tornaconto personale.