I ladri si sono intrufolati nella gioielleria passando da un buco nel pavimento.
ROMA - Un maxi furto nella gioielleria Bulgari di via Condotti, uno dei salotti del centro storico di Roma, ha portato ai ladri un bottino di circa 500mila euro. Ma si tratta di una stima provvisoria, il valore potrebbe aumentare nelle prossime ore.
I ladri sono entrati nella gioielleria, la "maison" di oreficeria tra le più note a livello mondiale, attraverso un buco nel pavimento che li ha portati in un locale di servizio. Una volta entrati all'interno i malviventi hanno spaccato le vetrine e rubato i gioielli.
Il sistema di allarme è scattato poco prima della mezzanotte. Sul posto la polizia scientifica ha effettuato a lungo i rilievi. Gli agenti hanno ispezionato anche il buco nel pavimento che collegava il negozio ai sotterranei di un palazzo.
Gli investigatori non tralasceranno nulla, in primis le immagini delle telecamere della zona dalle quali si spera di risalire alla fuga dei ladri, almeno tre. Per arrivare al negozio la banda del buco potrebbe aver sfruttato anche il sistema fognario. Per questo si stanno ispezionando anche i cunicoli. I ladri, esperti, sono sbucati nel negozio a volto coperto e con guanti e hanno infranto alcuni espositori interni rubando i gioielli.
Non è la prima volta - Quello della scorsa notte è solo l'ultimo dei furti, o tentati furti ai danni della famosa gioielleria. Era il 2014 quando venne messo a segno un raid nel quale i ladri portarono via, dopo avere forzato con una mazzetta da muratore le vetrine, gioielli per un valore di 100mila euro.
Ancora più clamoroso quanto avvenuto il 3 maggio del 2006 quando una banda di criminali tentò di sfondare con un carro attrezzi sempre in via Condotti, in pieno giorno, la vetrina della storica sede sempre di Bulgari. Il carro attrezzi utilizzato durante la rapina era stato rubato nella zona di Tor Sapienza, all'estrema periferia della Capitale, e il furto era stato denunciato ai carabinieri.
Il mezzo era stato poi modificato nella parte alta posteriore e il gancio rinforzato in modo tale da consentire un colpo capace di infrangere i vetri della gioielleria. Le vetrine però avevano resistito ai tre violenti urti e il personale della gioielleria di lusso aveva avuto il tempo di nascondere i gioielli. I responsabili del tentato furto, quattro romani tra i 30 e i 40 anni, vennero presi un paio di mesi dopo, grazie alle immagini delle telecamere della zona a traffico limitato.
Molto più recentemente, il 16 maggio, durante un blitz degli ambientalisti, sono state imbrattate con della vernice le vetrine del noto marchio.