Il primo ministro israeliano continuerà a tenere riunioni limitate a scopo di «consultazione»
TEL-AVIV - Benyamin Netanyahu ha annunciato lo scioglimento del gabinetto di guerra. Il premier - secondo i media - ha informato i ministri durante la riunione del Gabinetto di sicurezza politico dopo le recenti dimissioni di Benny Gantz e Gadi Eisenkot da quello di guerra.
Secondo le previsioni, Netanyahu continuerà a tenere riunioni limitate a scopo di «consultazione», che si sono già svolte alla presenza dei ministri Yoav Galant, Ron Dermer e del capo dell'Assemblea nazionale Tzachi Hanegbi.
La decisione - ha spiegato Ynet - è arrivata nell'ambito della richiesta del ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gabir e di quello delle Finanze Bezalel Smotrich, entrambi leader di destra radicale, di voler entrare nel Gabinetto di guerra. Per questo - ha aggiunto - ci saranno riunioni limitate di «consultazione» dalle quali sarà escluso Itamar Ben Gvir che invece fa parte del Gabinetto politico.
L'offensiva a Rafah - Nel frattempo l'esercito israeliano sta continuando le sue operazioni «mirate e basate su informazioni dell'intelligence» a Rafah, nel sud di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui «sono state localizzate numerose armi e colpita una serie di strutture dotate di esplosivi che rappresentavano una minaccia per i soldati».
«Contemporaneamente - ha proseguito la stessa fonte - nell'area di Tel Sultan, diversi terroristi che rappresentavano una minaccia per le truppe sono stati eliminati in combattimenti ravvicinati e dai droni».
Oltre che a Rafah, i soldati stanno continuando a operare nella parte centrale di Gaza dove «sono stati eliminati terroristi armati in combattimenti ravvicinati. Distrutte anche una serie di strutture militari che rappresentavano una minaccia per i soldati e usate da Hamas per scopi terroristici».