L'amministratore delegato della compagnia rinnega le accuse di fronte a una commissione del Senato americano
WASHINGTON - Sono anni che il gigante dell'aviazione risparmia sulla sicurezza, la qualità del servizio e le condizioni di lavoro dei propri impiegati. Ma tutti i nodi vengono al pettine.
L'amministratore delegato della compagnia, Dave Calhoun, che al momento è sotto indagine per cattiva gestione, ha testimoniato di fronte a una commissione del Senato americano in merito alle accuse mosse da almeno una dozzina di whistleblowers, che negli ultimi mesi hanno portato alla luce le pratiche messe in atto dall'amministrazione di Boeing per aumentare la capitalizzazione di mercato della compagnia e i dividendi dei principali investitori.
Tagli al personale responsabile per il mantenimento della qualità, soppressione dei controlli dei velivoli in costruzione, rimpiazzo di materiali altamente specifici e necessari al corretto funzionamento degli aeroplani con materiali scadenti. Per non parlare dei licenziamenti e delle minacce all'integrità fisica di coloro che osavano denunciare le suddette pratiche.
Nell'ultimo anno soltanto, due responsabili per la qualità che stavano testimoniando contro Boeing o erano in procinto di farlo, sono morti in circostanze sospette. John Barnett è stato ritrovato morto nella sua auto la sera prima di comparire di fronte al giudice del tribunale di San Francisco, con un ferita alla testa «apparentemente auto-inflitta». Joshua Dean è invece morto in ospedale, a causa di un improvviso aggravamento delle sue condizioni di salute. Entrambi erano rappresentati dallo stesso avvocato nel processo contro Boeing.
Ma torniamo alla testimonianza dell'amministratore delegato Dave Calhoun. Di fronte al senatore Josh Ruthlessly e alle vittime degli incidenti che hanno implicato la compagnia, Calhoun ha dichiarato di non «riconoscere affatto» il quadro della situazione presentato dal senatore Ruthlessly e descritto come completamente estraneo alla qualità del servizio, alla sicurezza dei passeggeri e alle condizioni di lavoro degli impiegati di Boeing. «Sono fiero di ogni provvedimento preso», ha dichiarato Calhoun.
Il Ceo guadagna oltre 33 milioni di dollari l'anno e ha recentemente visto il proprio stipendio aumentare sensibilmente. Nel marzo scorso aveva annunciato le dimissioni entro la fine del 2024, ma è probabile che il cappio continuerà a stringersi anche una volta terminato il suo impiego.