La denuncia è scattata in Austria verso la fine del 2023
LUBIANA - Secondo il quotidiano di Lubiana "Dnevnik", una presunta spia russa di base in Austria, che ha dovuto lasciare il paese a inizio mese, in precedenza ha lavorato senza particolari restrizioni per diversi anni in Slovenia, presentandosi come giornalista.
Il presunto agente segreto al servizio di Mosca sarebbe Ivan Popov, arrivato a Lubiana nel 2018 per seguire le elezioni anticipate in qualità di corrispondente dell'agenzia di stampa russa Tass. Col passare del tempo sarebbe riuscito a introdursi nell'élite politica slovena, fino a intervistare l'allora primo ministro e attuale ministro della difesa Marjan Šarec, prima che questi partisse per una visita a Mosca.
La denuncia in Austria è scattata verso la fine del 2023, quando Popov e un collega avevano fatto richiesta di accredito per seguire una conferenza stampa del segretario di Stato americano, Antony Blinken, a Vienna. Identificato come informatore dei servizi segreti militari russi, Popov è stato allontanato e il suo accredito revocato.
Come risposta, le autorità russe hanno revocato l'accreditamento a Maria Knips-Witting, corrispondente da Mosca dell'ente radiotelevisivo pubblico austriaco ORF.
In merito all'esperienza in Slovenia, non è chiaro se Popov avesse ricevuto il necessario controllo di sicurezza per ottenere il visto, né quale fosse l'eventuale nulla osta di sicurezza.