La guerra a colpi di palloncini tra Pyongyang e Seul non è ancora finita. La Corea del Sud ha già promesso ritorsioni.
SEUL - La Corea del Nord ha lanciato nella notte altri 350 circa palloncini aerostatici pieni di spazzatura e diretti verso la Corea del Sud, in quella che è la quinta operazione del suo genere dalla fine di maggio. È quanto ha riferito il Comando dei capi di Stato maggiore congiunto di Seul, secondo cui circa 100 palloncini, per lo più contenenti carta straccia e rifiuti, sono atterrati a Seul e nella parte settentrionale della provincia di Gyeonggi.
Alle 09.00 locali (le 02.00 in Svizzera) non c'erano palloncini fluttuanti nell'aria, mentre una prima analisi effettuata sui palloni recuperati ha mostrato che non contenevano sostanze tossiche.
L'esercito di Seul, come ritorsione, ha dichiarato di essere pronto a effettuare trasmissioni di propaganda anti-nordcoreana tramite altoparlanti in qualsiasi momento e ha avvertito che l'attuazione di tale guerra psicologica dipenderà dalle azioni che saranno adottate da Pyongyang.
L'ultimo lancio è avvenuto dopo che Kim Yo-jong, l'influente e potente sorella del leader Kim Jong-un, ha accennato venerdì all'invio di altri palloncini in risposta ai volantini anti-Pyongyang lanciati dai disertori nordcoreani in Corea del Sud.
Con l'ultimo lotto, si stima che il Nord abbia lanciato dal 28 maggio quasi 2'000 palloni per il trasporto di rifiuti in cui sono stati rilevati parassiti come i nematodi. In risposta, il 9 giugno, per la prima volta in sei anni, la Corea del Sud ha deciso di trasmettere a tutto volume le trasmissioni anti-Pyongyang con gli altoparlanti montati al confine, spenti tuttavia il giorno seguente all'apparenza per evitare che la situazione potesse andare fuori controllo.