Sono contrastanti i giudizi sull'esito della vicenda giudiziaria di Julian Assange con la giustizia americana.
WASHINGTON - Non tutti in Usa approvano il patteggiamento di Julian Assange con la giustizia americana. L'ex vicepresidente Mike Pence lo ha criticato su X definendolo un «errore giudiziario» che «disonora il servizio e il sacrificio degli uomini e delle donne delle nostre forze armate».
Julian Assange endangered the lives of our troops in a time of war and should have been prosecuted to the fullest extent of the law. The Biden administration’s plea deal with Assange is a miscarriage of justice and dishonors the service and sacrifice of the men and women of our…
— Mike Pence (@Mike_Pence) 25 giugno 2024
Silenzio per ora da parte di Donald Trump. Fu sotto la sua amministrazione, nel 2019, che il dipartimento di giustizia Usa annunciò l'incriminazione del fondatore di WikiLeaks. Ma pare che prima l'allora presidente avesse offerto segretamente la grazia ad Assange a una condizione: scagionare la Russia dai sospetti di aver partecipato alla divulgazione tramite WikiLeaks delle email hackerate al partito democratico nel 2016.
Dal canto suo, Robert F. Kennedy Jr ha dichiarato che «Julian Assange ha raggiunto un accordo e sarà libero. Sono molto contento. E' un eroe della nostra generazione». Il candidato indipendente alle elezioni americane sottolinea comunque che «la cattiva notizia è che ha dovuto dichiararsi colpevole di cospirazione per aver ottenuto e divulgato informazioni di difesa nazionale. Questo significa che lo Stato americano è riuscito a criminalizzare il giornalismo, imponendo un orribile precedente e infliggendo un duro colpo alla libertà di stampa».