Tante le vittime durante le proteste che sono scoppiate ieri in Kenya contro la nuova legge finanziaria.
NAIROBI - Almeno 13 persone sono state uccise ieri in Kenya durante una giornata di proteste antigovernative che si sono trasformate in caos: lo ha dichiarato all'AFP il presidente della principale associazione professionale dei medici del paese, precisando che il bilancio è ancora provvisorio.
«Finora sono state uccise almeno 13 persone, ma questa non è la cifra definitiva. (...) Non abbiamo mai visto nulla di simile prima d'ora. Abbiamo assistito a violenze nel 2007 dopo le elezioni, ma mai a questo livello di violenza contro persone disarmate», ha dichiarato il presidente dell'Associazione medica del Kenya, Simon Kigondu.
Nel frattempo il leader dell'opposizione in Kenya, Raila Odinga, in una dichiarazione dai toni forti riportata da Citizen News, ha esortato il presidente William Ruto a ritardare la firma della legge finanziaria fino a quando non saranno affrontate le istanze dei giovani che ieri sono scesi in piazza.
Odinga ha condannato l'azione repressiva del governo, invitando Ruto a sospendere la legge ed aprire la porta al dialogo, sottolineando che le questioni sollevate dalla giovane generazione non possono essere ignorate.
«Senza questi primi passi, nessuno può pensare che l'attuale situazione si risolverà presto, e nessuno deve credere che i kenioti si siederanno a guardare la polizia che massacra i loro figli in difesa di politiche le cui conseguenze sono pervasive», ha detto Odinga.