La Corea del Nord intende inviare personale militare e civile nei territori ucraini occupati dall'esercito russo
PYONGYANG - Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente nordcoreano Kim Jong-un non perdono tempo in chiacchiere inutili. L'accordo di reciproca assistenza siglato a Pyongyang - segnato dall'obbligatorietà di intervenire militarmente in caso di attaccato o addirittura di invasione da parte di una potenza straniera - sta infatti dando i primi frutti.
Un'emittente televisiva sudcoreana ha fatto sapere che la Corea del Nord intende inviare personale militare e civile altamente qualificato per sostenere gli sforzi di ricostruzione nei territori occupati dalla Russia in Ucraina, in particolare nella regione di Donetsk.
Non è chiaro se l'intenzione di Pyongyang sia iscritta all'interno dell'accordo con Mosca (i dettagli non sono stati resi pubblici). Fatto sta che l'intento rappresenta il proseguimento della collaborazione in ambito militare tra i due Paesi, che non ha fatto altro che aumentare dall'inizio della guerra in Ucraina.
Le forniture di munizioni da parte di Pyongyang all'esercito russo sono ben documentate. Innumerevoli immagini satellitari confermano la presenza di un importante traffico di materiale bellico dai porti nordcoreani a quelli russi e da lì verso la frontiera russa con l'Ucraina, da dove le munizioni, secondo alcune fonti del Washington Post vengono poi smistate in attesa di essere consegnate nei pressi della linea del fronte.
Non è dato sapere cosa la Corea del Nord stia ricevendo in cambio. Isolata e soggetta a pesanti sanzioni occidentali, l'amministrazione di Kim Jong-un necessita di energia, armi e nuove tecnologie. Tutte cose che la Russia è in grado di fornire. Non resta altro che attendere e vedere come evolverà la situazione.