L'esatta entità dei danni deve essere quantificata, emesse numerose allerte. L'uragano resterà minaccioso per tutta la settimana
BRIDGETOWN - Dopo aver raggiunto il livello 5, ovvero la massima intensità prevista, l'uragano Beryl ha proseguito nel suo cammino distruttivo lungo la fascia insulare dei Caraibi e delle Antille.
Il primo ministro di Saint Vincent e Grenadine Ralph Gonsalves si è rivolto alla popolazione dell'arcipelago, che conta poco più di 100mila abitanti. Il passaggio di Beryl ha lasciato dietro di sé una vittima a un'ondata pesantissima di distruzione. Nell'isola Union, la più meridionale delle Grenadine, si calcola che il 90% degli edifici sia rimasto gravemente danneggiato se non del tutto distrutto. Gli aeroporti locali sono danneggiati oppure impraticabili e lo stesso vale per le infrastrutture stradali, i luoghi di ritrovo e di culto, le scuole. L'entità dei danni non è ancora ben chiara, ha aggiunto Gonsalves, ma i lavori di ripristino e ricostruzione sono immediatamente partiti.
A Grenada si contano almeno tre morti, anche se il primo ministro Dickon Mitchell ha spiegato che è ancora molto difficile farsi un'idea esatta della devastazione. Grossi danni sia alle Barbados che a Grenada.
Un mercoledì di allerte - Il National Hurricane Center statunitense ha lanciato l'allarme per la Giamaica, che sarà colpita nella giornata di mercoledì da piogge copiose, inondazioni e venti «pericolosi per la sopravvivenza» che, se si manterranno sullo standard di quelli già rilevati, potrebbero toccare le 165 miglia orarie (265 km/h). Un'allerta uragani è valida anche per le Isole Cayman, mentre una valida per una tempesta tropicale riguarda l'isola di Hispaniola, che ospita sia Haiti che la Repubblica Dominicana. Beryl dovrebbe proseguire per tutta la settimana fino a toccare lo Yucatan nelle primissime ore di sabato.