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Il governo ha decretato la misura in 14 comuni nell'area metropolitana di Port-au-Prince
PORT-AU-PRINCE - Il governo di Haiti ha decretato lo stato di emergenza in 14 comuni dell'area metropolitana della capitale Port-au-Prince nell'ambito di un'offensiva lanciata contro le bande criminali che da mesi tengono in scacco il Paese. Lo ha annunciato il primo ministro Garry Conille in un discorso alla nazione trasmesso sulle reti televisive locali.
«Lo stato di emergenza darà al governo gli strumenti necessari per portare avanti l'azione di contrasto alla criminalità e ripristinare l'autorità dello Stato», ha detto.
Circa l'80% dell'area metropolitana della capitale - composta da 7 comuni - è nelle mani delle bande federate nel cartello "Viv ansanm" (vivere insieme) la cui azione, intensificata dallo scorso marzo per chiedere le dimissioni dell'ex primo ministro Ariel Henry, ha fatto sprofondare l'isola in una crisi politica, sociale e umanitaria.
Conille ha descritto come «catastrofico» il quadro della sicurezza nel Paese e annunciato che la polizia, l'esercito e le forze multinazionali inviate su mandato Onu effettueranno operazioni congiunte.
Il leader haitiano ha chiesto alle popolazioni di collaborare con le forze di sicurezza e ai giornalisti di evitare di diffondere informazioni strategiche che potrebbero essere utili ai banditi.
Lo stato di emergenza sicurezza è stato dichiarato 48 ore dopo l'arrivo a Port-au-Prince di un nuovo contingente di 200 agenti di polizia keniani che si aggiungono ai 200 già presenti dalla fine di giugno ad Haiti.
