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ISRAELE / HAMAS

«I corpi di alcuni ostaggi non saranno mai ritrovati»

Hezbollah ha rivendicato l'attacco in un kibbutz e si dice pronto a entrare in Galilea in caso d'invasione del Libano
keystone-sda.ch (STR)
Fonte Ats Ans
«I corpi di alcuni ostaggi non saranno mai ritrovati»
Hezbollah ha rivendicato l'attacco in un kibbutz e si dice pronto a entrare in Galilea in caso d'invasione del Libano
TEL AVIV - Dopo le recenti operazioni di recupero, le Forze di difesa israeliane (Idf) sono arrivate a comprendere che esiste la possibilità che i corpi di alcuni ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre non vengano mai più ritrovati. Lo ha appreso il ...

TEL AVIV - Dopo le recenti operazioni di recupero, le Forze di difesa israeliane (Idf) sono arrivate a comprendere che esiste la possibilità che i corpi di alcuni ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre non vengano mai più ritrovati. Lo ha appreso il Times of Israel. La valutazione arriva mentre 111 dei 215 ostaggi rimangono a Gaza, ormai da quasi 300 giorni, compresi i corpi di 39 morti confermati dall'Idf.

Intanto le tensioni al nord non si fermano: Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dell'attacco che oggi pomeriggio ha ucciso un civile israeliano nel kibbutz Ha Goshrim, affermando di aver lanciato decine di razzi contro una vicina base militare. Dall'8 ottobre, gli attacchi guidati da Hezbollah hanno provocato 25 morti tra i civili israeliani e 18 tra soldati e riservisti dell'Idf.

«Non ci aspettiamo un'invasione di terra israeliana, ma se dovesse succedere, siamo pronti. Se decidessero di entrare in Libano, metteremmo piede in Galilea»: così alcuni membri di spicco Hezbollah hanno detto a Al Jazeera che la milizia libanese risponderà a qualsiasi «aggressione» israeliana, anche se di natura e dimensioni limitate.

«La leadership della resistenza deciderà la forma e la portata della risposta a qualsiasi potenziale aggressione», hanno affermato esponenti di Hezbollah.

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