Intanto almeno 13 persone sono morte ai piedi dell'Himalaya a causa di improvvise inondazioni provocate dalle forti piogge monsoniche
DEHLI - È salito ad almeno 189 morti il bilancio delle vittime delle frane monsoniche che martedì in India hanno devastato la regione collinare di Wayanad, nello stato meridionale del Kerala.
Lo riportano i media locali, mentre continuano le ricerche dei corpi delle vittime e di possibili sopravvissuti.
Il maltempo colpisce diverse parti dell'India - Intanto almeno 13 persone sono morte in una zona ai piedi dell'Himalaya indiano a causa di improvvise inondazioni provocate dalle forti piogge monsoniche, mentre centinaia sono state tratte in salvo con un ponte aereo: lo ha reso noto oggi un funzionario locale, Vinod Kumar Suman.
Circa 700 persone rimaste bloccate vicino al tempio di Kedarnath, una popolare meta di pellegrinaggio nello Stato settentrionale dell'Uttarakhand dedicata alla divinità indù Shiva, sono state salvate ad alta quota con l'aiuto di elicotteri. Il tempio si trova infatti a quasi 3.600 metri sul livello del mare ed è possibile accedervi solo nei mesi estivi attraverso un sentiero lungo 22 chilometri.
Fulmini e frane - Almeno 10 persone sono invece morte in un giorno a causa di fulmini nello stato indiano orientale del Bihar, rendono noto i media locali.
Forti piogge e temporali hanno flagellato il Bihar tra mercoledì e giovedì. Le vittime si sono registrate a Gaya, Jehanabad e nel distretto di Rohtas. La maggior parte sono morte colpite da fulmini mentre lavoravano nei campi o si riparavano sotto gli alberi durante la pioggia.