Lo scambio di prigionieri tra Mosca e Washinghton si è concluso con il ritorno dei detenuti in USA.
WASHINGTON - È fatta, lo scambio di prigionieri tra Russia e Occidente si è perfezionato nella notte appena trascorsa. Intorno alle 5.40 (ora in Svizzera) l'aereo con a bordo i prigionieri rilasciati da Mosca, il giornalista Evan Gershkovich, l'ex marine Paul Whelan e la giornalista russo-americana Alsu Kurmashev, è atterrato alla base USA di Andrews, vicino Washington. Ad attendere i prigionieri il presidente americano Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris. I tre sono stati accolti dagli applausi e dalle lacrime delle famiglie e degli amici in attesa.
«È meraviglioso. Ci è voluto molto tempo. Ma ero assolutamente convinto che ce l'avremmo fatta», ha detto il Presidente, aggiungendo che «sono le alleanze a fare la differenza». Questo in riferimento allo sforzo diplomatico per arrivare all'accordo di quello che è stato definito il più grande scambio di prigionieri tra USA e Russia dai tempi della Guerra Fredda.
Ma torniamo al rientro in Patria dei prigionieri americani. Come ricostruito da CNN, Paul Whelan è stato il primo a scendere dall'aereo: ha salutato e stretto la mano ai leader degli Stati Uniti, seguito da Gershkovich, che ha abbracciato sia Harris che Biden prima di abbracciare i suoi genitori. Kurmasheva si è gettata invece tra le braccia del marito e delle figlie, sempre dopo aver ringraziato la coppia Harris-Biden.
Polemico sulla vicenda è Donald Trump che attacca l'accordo per lo scambio di prigionieri tra Stati Uniti, Russia e altri paesi insinuando che sia sfavorevole a Washington e che siano stati pagati soldi. Cosa che «è un pessimo precedente per il futuro», accusa il tycoon anche se la circostanza è stata esclusa dal consigliere per la Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan.
«Quando pubblicheranno - si chiede l'ex Presidente in un post su Truth - i dettagli dello scambio di prigionieri con la Russia? Quante persone prendiamo rispetto a loro? Li stiamo anche pagando in contanti? (...) Stiamo liberando assassini, killer o delinquenti? Sono solo curioso perché non facciamo mai buoni affari in niente e soprattutto negli scambi di ostaggi.(...) Ho riportato a casa molti ostaggi - prosegue il tycoon - e non ho dato un soldo al Paese avversario. Farlo è un brutto precedente per il futuro. È così che dovrebbe essere, o questa situazione peggiorerà sempre di più. Stanno estorcendo denaro agli Stati Uniti d'America. Stanno chiamando lo scambio 'complesso', così nessuno può capire quanto sia grave».