ITALIAUn'orsa gigante accende la polemica

TRENTO - «L'Orsa di Molveno è un'opera che apre il cammino verso un equilibrio ancora da raggiungere tra Uomo e Natura, tra chi abita queste montagne e gli animali che qui vivono». Queste le parole usate dall'artista vicentino Marco Martello "Martalar" che a Molveno (TN), ha realizzato un'orsa in legno gigante: 6 metri di altezza e 8 di lunghezza, «con ogni probabilità la più grande del mondo».

L'opera, che sarà inaugurata in questi giorni nella località turistica, è stata realizzata con «2000 pezzi di radici di larice raccolti», dopo l' uragano Vaia, che si era abbattuto su tutto l'arco alpino del Nord Est dell'Italia nell'ottobre del 2018. Una splendida idea per molti - quella dell'orsa di legno - ma non per tutti, visto che il messaggio dell'artista, che «ci spinge a immaginare e ricercare un equilibrio con tutti gli animali», non è stato ben accolto da tutti.

Minacce di morte - Minacce di morte sono infatti state postate direttamente sulle pagine social - Facebook e Messenger - di Marco Martello "Martalar", il quale riferisce ai media italiani che qualcuno gli avrebbe persino augurato di fare la fine di Andrea Papi, il 26enne ucciso in val di Sole dall'orsa Jj4. C'è poi chi la definisce una «schifosa provocazione» e augura all'orsa di legno di andare in fumo («Qualcuno dovrebbe usare un fiammifero», «È fatto di legna»). Tanto che, per il rischio di atti vandalici o addirittura del rischio che venga data alle fiamme, è stata predisposta una vigilanza video e un sistema antincendio. E intanto il dibattito, o meglio lo scontro in Trentino e non solo, divampa.

«La mia opera vuole risanare una piaga, è questo il senso. E non come le polemiche da squadre di calcio che non portano a nulla», ha detto "Martalar" in un'intervista televisiva. Parole condivise dal sindaco di Molveno, Matteo Sartori: «È una statua che invita a riflettere sull'equilibrio tra animale e uomo». Intanto i turisti in visita in località Pradel (altopiano che sovrasta Molveno tra le Dolomiti di Brenta) ne restano incantati.