La regione è stata colpita ieri da un sisma di magnitudo 7. Le scosse di assestamento potrebbero durare diversi giorni
Scosse di assestamento in Kamchatka, la regione russa colpita ieri da un terremoto di magnitudo 7. Il fenomeno potrebbe protrarsi per alcuni giorni, ha detto in un video postato su Telegram Danila Chebrov, direttrice della locale sezione del Geophysical Survey.
«È iniziato un intenso processo di scosse di assestamento. Ciò indica - ha spiegato - che con un alto grado di certezza, non ci saranno altre forti scosse a breve. Le scosse di assestamento continueranno per un bel po' e avranno una magnitudo fino a 5».
Il terremoto è stato registrato nella penisola della Kamchatka, nell'Estremo Oriente russo, ieri sera. Alla forte scossa di magnitudo 7,0 sono seguite una serie di scosse di assestamento al largo della costa pacifica della Kamchatka, di magnitudo compresa tra 3,9 e 5,0. La maggior parte di esse non è stata avvertita sulla terraferma.
È intanto rientrato l'allerta tsunami al largo della costa dell'estrema penisola russa dopo il terremoto di magnitudo 7 registrato a circa 90 chilometri a est di Petropavlovsk-Kamchatsky, secondo quanto riferito dai servizi sismologici russi e statunitensi.
L'ente sismologico Usa USGS ha inizialmente emesso un allarme tsunami, ma lo ha poi revocato. Anche la sezione locale del ministero russo per le Situazioni di Emergenza ha annunciato che non c'era «alcuna minaccia». Secondo l'ufficio del ministero russo, la scossa è stata avvertita fino al capoluogo della regione, Petropavlovsk-Kamchatsky.
«Squadre di soccorritori e vigili del fuoco stanno ispezionando gli edifici», ha scritto su Telegram. L'Usgs riferisce che il terremoto ha colpito a una profondità di quasi 50 chilometri nelle acque al largo della penisola di Kamchatka. In seguito sono state registrate diverse scosse di assestamento di minore intensità, riferisce la sezione Kamchatka del Servizio geofisico russo sul suo sito web.
La penisola di Kamchatka si trova nel punto di incontro tra le placche tettoniche del Pacifico e del Nord America, rendendo la regione una delle zone sismiche più attive del pianeta.