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FRANCIA Caso Pélicot, il comportamento del marito legato a «fantasie necrofile»

10.09.24 - 10:46
È iniziata la seconda settimana del processo Dominique Pélicot, che per anni ha drogato e stuprato la moglie
AFP
Fonte Red
Caso Pélicot, il comportamento del marito legato a «fantasie necrofile»
È iniziata la seconda settimana del processo Dominique Pélicot, che per anni ha drogato e stuprato la moglie

AVIGNONE - Si arricchisce di un nuovo capitolo il macabro caso giudiziario che ha investito la 71enne cittadina francese, Gisèle Pélicot, che per anni è stata drogata dal marito e stuprata da decine di uomini.

Il processo è iniziato la settimana scorsa e si protrarrà fino a dicembre. Si tratta di un procedimento pubblico, al quale i cittadini francesi avranno la possibilità di assistere per volere della vittima, che ha espresso la volontà di sensibilizzare la popolazione sulla violenza sessuale.

Nelle prossime settimane, gli avvocati di Gisèle si occuperanno di stilare il profilo del marito, che fino al 2020 è sempre stato considerato un padre e nonno amorevole da parte di amici e parenti.

Niente di più falso. Il 71enne ha documentato gli stupri in maniera meticolosa, salvando foto e video sul suo computer dal 2011 al 2020. È stato scoperto soltanto dopo la denuncia di una donna, che lo aveva accusato di averla filmata sotto la gonna in un centro commerciale. Da lì erano partiti gli accertamenti, che avevano portato al sequestro del materiale fotografico e la successiva esplosione del caso.

La psicologa francese Annabelle Montagne ha descritto il marito di Gisèle come «incentrato su se stesso», specificando che l'uomo «considera gli altri come oggetti da manipolare a piacimento». Il fatto che drogava la moglie prima degli stupri potrebbe inoltre essere legato a «fantasie necrofile», ha concluso Montagne.


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