Il maltempo non molla l'Europa centrale: 16 le vittime, migliaia gli sfollati. Famoso chirurgo annega in Polonia, di ritorno dall'ospedale.
VIENNA - Nel fine settimana aveva flagellato Polonia, Austria, Romania e Repubblica Ceca con allagamenti, morti, dispersi ed evacuati. Ma adesso l'uragano Boris si estende anche su Slovacchia e Ungheria. Tanto che il primo ministro Orban ha fatto sapere che, «a causa delle condizioni meteorologiche estreme e delle inondazioni in corso in Ungheria, ho rinviato tutti i miei impegni internazionali». A Budapest si teme infatti - tra l'altro - per l'innalzamento del Danubio
Ma a pesare oggi è soprattutto il numero delle vittime, per lo più per annegamento, passate dalle 8 totali registrate durante il weekend appena trascorso, alle 16 attuali: sei in Romania e altrettanti in Polonia, tre in Austria e una in Repubblica Ceca. Sette invece i dispersi nel nord-est della Repubblica Ceca (ieri se ne contavano quattro).
In Slovacchia il Danubio è straripato inondando parte della Città Vecchia di Bratislava. In Austria si conta invece il terzo giorno consecutivo di maltempo. Migliaia i pompieri in azione, specialmente nella Bassa Austria, dichiarata zona disastrata, come a Vienna, dove resta difficile muoversi con la metro. E in generale, dallo scorso giovedì sull'Austria orientale è caduta fino a cinque volte più pioggia che in media nell'intero settembre.
«Siamo grati per l'amicizia e la solidarietà dei nostri vicini e amici - ha twittato nel pomeriggio il presidente austriaco Karl Nehammer -. La Baviera, la Slovenia, l'Alto Adige, i Paesi Bassi, il Liechtenstein e l'Ucraina hanno offerto il loro aiuto nella lotta contro le conseguenze delle inondazioni in Austria. Grazie mille, siete dei veri amici».
Nel frattempo in Polonia gli evacuati salgono a migliaia e in gran parte del Paese strade e reti ferroviarie sono interrotte, soprattutto nel sud e nell'ovest. Il bacino idrico di Topol nella zona sudoccidentale questa mattina ha ceduto, tanto che il sindaco di Paczków ha chiesto ai cittadini di lasciare le loro case con urgenza. Un famoso chirurgo e primario di lunga data dell'ospedale di Nysa ha perso la vita, dopo essere annegato di ritorno dal turno ospedaliero, nella notte tra domenica e lunedì.
«Devastante» la situazione in Romania, così l'ha definita il sindaco di Slobozia Conachi nel distretto di Galați, quella più colpita con sei vittime accertate. L'acqua ha raggiunto infatti il metro e mezzo, danneggiando sei mila abitazioni e lasciandone 26mila senza elettricità.
La pioggia continuerà fino almeno a domani sulla Germania sud-orientale, l'Austria e la Repubblica Ceca. Con la speranza però che il tempo più asciutto, previsto da metà settimana, agevoli la discesa dei livelli idrometrici. Con buona pace di Boris.
Aktualna sytuacja na uszkodzonej zaporze zbiornika Topola niedaleko Paczkowa w woj. opolskim. #powódź #powódź2024
— Skywarn Poland - Polscy Łowcy Burz (@SkywarnPoland) September 16, 2024
🎥Łukasz Kuliński (@SkywarnPoland) pic.twitter.com/jvhb6KHq6s