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TRAFFICO AEREOAtterraggi da brivido: «50 piloti autorizzati»

18.09.24 - 11:10
È uno degli aeroporti più ostici da raggiungere, tra cime impervie e con una pista corta.
Imago
Fonte CNN
Atterraggi da brivido: «50 piloti autorizzati»
È uno degli aeroporti più ostici da raggiungere, tra cime impervie e con una pista corta.

PARO - Prima di salire sull'aereo è bene sincerarsi che il pilota sia uno dei «50 autorizzati» ad atterrare in sicurezza. Perché per raggiungere un aeroporto di categoria C, si deve essere in grado di atterrare manualmente, senza radar, lungo una pista lunga poco più di 2 chilometri, tra due picchi montuosi alti oltre 5mila metri e dopo aver sorvolato la catena Himalayana. Abbiamo reso l'idea.

Stiamo parlando dell'aeroporto internazionale di Paro in Bhutan - situato a circa 2.200 metri s.l.d.m. -, che è uno degli scali più difficili al mondo da raggiungere. «È una sfida per l'abilità del pilota, ma non è pericoloso, perché se lo fosse, non volerei», ha raccontato a Cnn uno dei piloti della compagnia di bandiera, la Royal Bhutan Airlines (Druk Air). In un Paese che per oltre il 97% è costituito da montagne.

Ma non è tutto, qui «l'aria è più rarefatta, quindi l'aereo essenzialmente vola più velocemente», aggiunge il pilota. Un fattore di difficoltà ulteriore per il personale, addestrato ad hoc («hai bisogno di avere competenze e conoscenze dell'area») e che di solito atterra in Bhutan prima di mezzogiorno, per evitare il peggioramento delle condizioni di vento; mentre il traffico notturno resta impossibile, a causa dell’assenza di radar.

Per chi proprio non ha paura a sufficienza e volesse comunque raggiungere il Buhtan - da Nuova Delhi, Bangkok, Kathmandu - deve fare attenzione anche alla stagione giusta, dato che da giugno ad agosto c'è quella dei monsoni, con venti da nord, piogge e grandine che possono durare giornate intere: spetterà al pilota «sapere quando non volare».

Una situazione poco confortevole per i più timorosi del volo, che potrebbe però cambiare presto: il piccolo aeroporto di Gelephu - zona più pianeggiante - potrebbe prossimamente essere ampliato, consentendo la realizzazione di una pista più lunga e voli internazionali diretti, dall'Europa inclusa. Ci vorranno quindi nuovi piloti addestrati anche da altre compagnie, con sollievo degli attuali 50 temerari.

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