L'organizzazione era quindi certa che i dispositivi, successivamente esplosi, fossero sicuri
BEIRUT - Secondo due fonti della sicurezza libanese, Hezbollah stava ancora consegnando ai miliziani nuovi cercapersone con il marchio Gold Apollo poche ore prima che in migliaia esplodessero, martedì: questo indica che il gruppo era certo che i dispositivi fossero sicuri dopo un'analisi dei kit elettronici per identificare le minacce.
Lo riferiscono i media israeliani. Un membro di Hezbollah ha ricevuto il nuovo cercapersone lunedì, che è esploso il giorno dopo mentre era ancora nella scatola, ha riferito una delle fonti.
Le batterie dei dispositivi esplosi erano imbevute di un composto altamente esplosivo noto come Petn: lo riportano i media internazionali citando una fonte libanese a conoscenza dei componenti del dispositivo.
Secondo la fonte, il modo in cui il materiale esplosivo era integrato nel pacco batteria ne rendeva estremamente difficile il rilevamento.