STATI UNITIGli spari e il dirottamento: un morto sul bus

LOS ANGELES - A Los Angeles è circa l'una della notte di martedì su mercoledì, quando un uomo armato di pistola spara a un passeggero e prende in ostaggio un bus del trasporto pubblico cittadino (Los Angeles Metropolitan Transportation Authority). Sotto la minaccia dell'arma si trovano così due passeggeri - altri vengono invece fatti scendere nei primi istanti del sequestro - e l'autista, costretto a guidare verso il nord della città, anche in senso di marcia contrario.

Ed è proprio il guidatore dell'autobus a dare l'allarme, azionando un protocollo di emergenza. Il primo e più evidente effetto è che all'esterno del mezzo pubblico compaiano scritte di aiuto ("Emergency - call police"). Scatta così un lungo inseguimento da parte di numerose pattuglie di polizia, tutte a sirene spiegate. Dopo circa un'ora il mezzo dirottato viene fermato nel centro città dagli agenti, che in precedenza avevano bucato le gomme dell'autobus, utilizzando una striscia chiodata, posizionata sull'asfalto.

È a questo punto, quando sono passate da poco le due di notte, che interviene una squadra speciale delle forze d'assalto (SWAT) che riesce a fermare il dirottatore - rimasto illeso - e a liberare l'autista e i due passeggeri. Di questi uno presenta però ferite che, nonostante le cure urgenti, ne causeranno la morte in ospedale. Fatali - ma a indagine in corso il condizionale resta d'obbligo - sarebbero stati i colpi di arma da fuoco esplosi dal sospettato.

La polizia di Los Angeles ha aperto un'inchiesta per omicidio e al momento non diffonde informazioni circa l'identità della persona presa in custodia.