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ISRAELE / HAMASNetanyahu vuole chiamarla "guerra della resurrezione"

07.10.24 - 17:00
L'obiettivo è lo scongiurare di un nuovo 7 ottobre, ha dichiarato il primo ministro
keystone-sda.ch / STF (SARAH YENESEL)
Fonte Ats Ans
Netanyahu vuole chiamarla "guerra della resurrezione"
L'obiettivo è lo scongiurare di un nuovo 7 ottobre, ha dichiarato il primo ministro

TEL AVIV - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha presentato una proposta per rinominare la guerra scatenata dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in "guerra della resurrezione".

Lo riporta la Cnn, ricordando che attualmente l'operazione israeliana è denominata "Spade di ferro". «Questa è la 'guerra della resurrezione' per garantire che il 7 ottobre non accada mai più», ha detto Netanyahu oggi nel corso di una riunione del governo che ha segnato il primo anniversario degli attacchi.

«Questa è una guerra per la nostra esistenza», ha aggiunto il primo ministro, precisando che la guerra non finirà finché non saranno completati tutti i suoi obiettivi, tra cui la distruzione di Hamas, il recupero degli ostaggi, «l'ostacolo a qualsiasi futura minaccia da Gaza» e il ritorno dei cittadini evacuati del nord alle loro case.

135 razzi contro Israele - Nel frattempo l'esercito israeliano ha affermato che Hezbollah ha lanciato oggi circa 135 razzi contro Israele. «Alle 17:00 (le 16 in Svizzera), circa 135 razzi sparati dall'organizzazione terroristica Hezbollah sono arrivati dal Libano nel territorio israeliano», hanno precisato i militari in una nota, mentre le sirene dei raid aerei suonavano frequentemente nel nord di Israele.

Missile dallo Yemen - Un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato dai sistemi di difesa aerea israeliana.

Le vittime in Libano - Il numero totale delle vittime dall'inizio degli attacchi israeliani al Libano è di 2'083 morti e 9'869 feriti, secondo le ultime cifre del Ministero della salute libanese. Si tratta di un bilancio, riferisce l'emittente tv libanese Lbc nel suo sito web, che tiene conto degli attacchi aerei israeliani su città e villaggi nel Libano meridionale, Nabatieh, Bekaa, Baalbek-Hermel e Monte Libano di ieri, che hanno causato la morte di 22 persone e il ferimento di 111.

Dal canto suo, il braccio armato di Hamas ha giurato che continuerà la «lunga guerra di logoramento» contro Israele e ha affermato che gli ostaggi di Gaza sono in una situazione «molto difficile».

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