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Si salvi chi può

STATI UNITI Si salvi chi può

09.10.24 - 20:38
Inizia quella che i media americani definiscono «la peggiore catastrofe del secolo»: l'arrivo in Florida dell'uragano Milton
IMAGO / AFP
Fonte CNN /ats ans
Si salvi chi può
Inizia quella che i media americani definiscono «la peggiore catastrofe del secolo»: l'arrivo in Florida dell'uragano Milton

MIAMI - L'uragano Milton sta per abbattersi sulle coste della Florida. Il cosiddetto "landfall" è previsto per la tarda serata di mercoledì (le prime ore di giovedì in Svizzera).

L'allarme diramato nei giorni scorsi si è rivelato fondato, anzi: le previsioni dei meteorologi dell'Istituto nazionale per gli uragani (il Noaa) si sono rivelate persino troppo soft rispetto a quanto potrà accadere - e pensate che si parlava senza mezzi termini di una «situazione che minaccia la vita» nella penisola.  L'uragano si era brevemente "sgonfiato" a inizio settimana, per poi riacquistare intensità lungo le coste del Messico e di Cuba.

La fuga dalle aree costiere e più esposte è intanto già iniziata fra lunghe code in autostrada e distributori di benzina a secco. Sotto ordine di evacuazione obbligatorio ci sono circa 5,9 milioni di persone, ma quanti effettivamente hanno già lasciato o lasceranno le proprie abitazioni non è chiaro. Ed è proprio ai reticenti che si è rivolto il presidente americano Joe Biden: «È la tempesta del secolo», ha precisato. E sì, perché Milton non si limiterà infatti a sradicare case e allagare strade. È infatti prevista la formazione di numerosi tornado che potrebbero seminare il caos a Tampa o Sarasota.

Il primo «grande ed estremamente pericoloso» è stato localizzato a dodici miglia a nord di Fort Myers. Le autorità dello Stato avevano raccomandato alla popolazione di lasciare le proprie abitazioni e dirigersi a Nord: «Chi può andarsene, se ne vada», aveva dichiarato un portavoce dell'ufficio del Governatore Ron de Santis.

Lo stesso DeSantis, parlando a proposito della Guardia Nazionale, ha dichiarato che «si tratta della più grande mobilitazione di ricerca e soccorso nell'intera storia dello Stato della Florida». Sono schierati 9'000 soldati, alcuni dei quali provenienti dagli stati vicini. Mentre ancora più esplicita era stato il sindaco di Tampa Jane Castor: «Coloro che restano nelle loro case a un piano si ritroveranno fondamentalmente in delle bare». Il problema maggiore sono infatti le mareggiate che gli esperti ipotizzano potranno raggiungere i 4,7 metri, il doppio di quelle causate da Helene due settimana fa.

Nonostante l'allerta elevata, molti però temono che evacuare voglia dire non poter tornare nelle proprie abitazioni per lungo tempo. A questo si aggiunge la dilagante convinzione che tutto l'allarme in corso sia un'esagerazione. La Florida, è la loro idea, è abituata agli uragani e Milton non può essere tanto diverso dagli altri.

Le autorità però non hanno dubbi: Milton non è come gli altri. L'uragano toccherà terra probabilmente come categoria 3 (il suo arrivo è previsto alle 2 di notte, ora della Florida) e attraverserà la penisola che lascerà come categoria 1. L'impatto potenziale sarà devastante su un'area molto grande, dal golfo del Messico all'Oceano Atlantico, con piogge torrenziali, inondazioni, tornado e venti ben oltre i 200 km/h.

Le autorità sanitarie temono inoltre la diffusione di infezioni, in particolare quelle causate dai vibrioni, che trovano terreno particolarmente fertile nelle calde e stagne acque delle infrastrutture allagate.

Nel frattempo i principali centri scolastici e universitari hanno chiuso i battenti, edificando barriere spartiacque di fronte alle entrate nella speranza di evitare il disastro.

I residenti hanno fatto incetta di provviste nei supermercati e molte corsie sono state letteralmente svuotate. Più della metà delle stazioni di servizio nell'area di Tampa e St. Petersburg non hanno più carburante e il 23% dei distributori dell'intero Stato sarebbe a secco.

Le autorità locali di svariate contee hanno esortato i residenti a evacuare e mettersi in salvo. In tutto lo stato più di 30mila persone si sono rifugiate nei centri di accoglienza predisposti per l'occasione. Alcune località, raccontano i media locali, sono pressoché deserte.

I ponti saranno chiusi quando l'intensità dell'uragano aumenterà, nelle prossime ore.

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COMMENTI
 

nuska 1 mese fa su tio
poverini. una preghiera x loro.
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