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LIBANONuovo attacco di Israele alla base italiana nel sud del Libano

11.10.24 - 14:32
Abbattuti due muri di demarcazione del sito già preso di mira nei giorni scorsi. Non si registrano feriti.
Foto Keystone
Fonte ats
Nuovo attacco di Israele alla base italiana nel sud del Libano
Abbattuti due muri di demarcazione del sito già preso di mira nei giorni scorsi. Non si registrano feriti.

BEIRUT - Le basi italiane della missione Unifil nel sud del Libano sono state nuovamente prese di mira dall'esercito israeliano. Secondo qualificate fonti di sicurezza che seguono il dossier e sono in contatto con i vertici della missione dell'Onu, l'attacco è avvenuto alla base 1-31 - già colpita nei giorni scorsi - e sono stati abbattuti due muri di demarcazione della base.

Si tratta dunque di un ulteriore attacco rispetto a quello in cui sono rimasti feriti due militari cingalesi, avvenuto nei pressi del quartiere generale della missione Unifil a Naqoura.

«I militari italiani non abbandoneranno la base», come richiesto da Israele, è stato intanto ribadito dal contingente italiano dell'Unifil all'Idf dopo l'attacco israeliano che ha preso di mira la base 1-31 nel sud del Libano.

Stando alle stesse fonti, la posizione è stata ribadita in un incontro nella notte - autorizzato dai vertici Unifil - tra gli italiani, che gestiscono le basi del settore Ovest fuori dal quartier generale della missione, e gli israeliani proprio nella base che è stata colpita. Frattanto, il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha raggiunto le truppe nel sud del Libano.

«Non ci fermeremo fino a che non riporteremo i residenti del nord di Israele nelle loro case», ha detto parlando ai soldati.

«Se qualcuno ricostruirà questi villaggi nel sud del Libano deve sapere che se ci saranno di nuovo strutture terroristiche, l'Idf le distruggerà», ha detto Halevi.

«Stiamo operando nella valle della Beqaa e a Beirut, a nord e a sud del fiume Litani» - ha aggiunto - «attualmente abbiamo sette divisioni che stanno operando sul terreno: tre a Gaza, e quattro nel Libano meridionale. Oltre alle operazioni speciali su altri fronti».

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