È una prassi utilizzata da almeno 11 squadre delle Forze israeliane di difesa, secondo il New York Times
TEL AVIV - L'esercito israeliano ha usato civili palestinesi come scudi umani a Gaza. Lo rivela un'indagine del New York Times basata sulle testimonianze di soldati israeliani ed ex detenuti palestinesi secondo i quali i soldati di Israele costringono regolarmente gli abitanti della Striscia a svolgere il ruolo di "esca" anche all'interno dei tunnel di Hamas o ammanettati tra le rovine di una città semi distrutta alla ricerca di bombe lasciate dai terroristi.
Sebbene la portata di tali operazioni sia sconosciuta, precisa il Nyt, la pratica, illegale sia per il diritto israeliano che quello internazionale, è stata utilizzata da almeno 11 squadre dell'Idf in cinque città di Gaza, spesso con il coinvolgimento di agenti delle agenzie di intelligence israeliane.
I detenuti palestinesi sono stati costretti a esplorare luoghi di Gaza dove l'esercito di Israele riteneva che i militanti di Hamas avessero preparato un'imboscata o nascosto esplosivi. Dall'inizio della guerra lo scorso ottobre la pratica è aumentata progressivamente diffusa e sempre più detenuti palestinesi sono stati costretti a esplorare e filmare all'interno della rete di tunnel di Hamas dove i soldati credevano si nascondessero i terroristi. Il New York Times non ha trovato prove di civili feriti o uccisi mentre venivano usati come scudi umani.
In un caso, un ufficiale israeliano è stato ucciso dopo che un detenuto inviato a perquisire un edificio non aveva individuato o non aveva denunciato un terrorista di Hamas che si nascondeva lì. L'esercito israeliano ha dichiarato in un comunicato che le sue «direttive e linee guida vietano severamente l'uso di civili di Gaza detenuti per operazioni militari», aggiungendo che le testimonianze degli intervistati dal Nyt saranno «esaminate dalle autorità competenti».