Le analisi del Dna hanno permesso di confermare che si trattava del corpo della 15enne
PARIGI - È stato ritrovato oggi in Francia il corpo di Lina, una ragazza di 15 anni che era scomparsa oltre un anno fa, nel settembre 2023, nell'est della Francia, nella regione di Strasburgo.
Il corpo è stato ritrovato in un ruscello nella Nièvre, nel centro del paese, secondo quanto reso noto dal procuratore della Repubblica di Strasburgo: era "in una zona boscosa e isolata della regione di Nevers", "immerso in un corso d'acqua situato ai piedi di un pendio". Le analisi del Dna hanno consentito di confermare che si tratta del corpo dell'adolescente.
L'automobile utilizzata dal principale sospettato del rapimento di Lina, Samuel Gonin, era stata «geolocalizzata nella zona il 24 settembre 2023», il giorno dopo la scomparsa della ragazza. Il sospettato si è suicidato poco prima della soluzione del caso.
Di Lina, non c'erano più tracce dal giorno prima, verso fine mattinata. Aveva lasciato la sua casa della sua famiglia a Plaine, ai piedi del massiccio dei Vosgi, per raggiungere la stazione di Saint-Blaise-la-Roche, a circa 3 chilometri.
Doveva prendere un treno per andare dal suo fidanzato a Strasburgo ma non ci sono state più sue tracce. Il cellulare di Lina smise di essere connesso alla rete alle 11:22. Della ragazza non è mai stata ritrovata alcuna sua traccia, nonostante le numerose ricerche sul posto.
La lunga inchiesta ebbe una svolta il 26 luglio scorso, con la scoperta del DNA di Lina in un'auto rubata. Il veicolo, una Ford Puma, era ricercato dagli inquirenti poiché si trovava vicino al luogo della scomparsa della ragazza. Tutti gli indizi convergevano sul coinvolgimento di Samuel Gonin, il proprietario dell'auto, nel rapimento.
Si trovava sul posto proprio mentre passava Lina, secondo le ricostruzioni, ed era alla guida della Ford. Considerato il principale sospetto, Gonin si è suicidato a Besançon ad inizio luglio.
Il corpo è stato ritrovato in un ruscello nella Nièvre, nel centro del paese, secondo quanto reso noto dal procuratore della Repubblica di Strasburgo: era «in una zona boscosa e isolata della regione di Nevers, immerso in un corso d'acqua situato ai piedi di un pendio». Le analisi del Dna hanno consentito di confermare che si tratta del corpo dell'adolescente.