I vertici dei grandi magazzini stanno trattando con oltre 250 donne
LONDRA - Più di 250 donne si sono rivolte ai vertici dei grandi magazzini Harrods per un indennizzo dichiarandosi vittime nel vasto scandalo di stupri e abusi sessuali imputati a Mohamed Al-Fayed, il defunto magnate egiziano trasferitosi nel Regno Unito, che aveva controllato l'azienda londinese fino al 2010.
È quanto si legge in una nota dell'esclusivo centro commerciale che sta trattando le molteplici richieste arrivate. Un certo numero di controversie legali presentate sin dall'anno scorso «sono state risolte».
Il numero di ex dipendenti di Harrods pronte a denunciare quanto subito è salito in modo esponenziale dopo la messa in onda di un documentario dell'emittente pubblica britannica Bbc, intitolato Al Fayed: Predator at Harrods, che ha svelato lo scandalo in tutta la sua ampiezza. Il programma conteneva le accuse di cinque donne che affermavano di essere state violentate dal padre di Dodi - ultimo fidanzato della principessa Diana, deceduto nel 1997 con lei nell'incidente del tunnel dell'Alma a Parigi - mentre molte altre lo accusavano di abusi sessuali.