Lo ha affermato oggi Joyce Msuya, vice coordinatore degli aiuti di emergenza dell'Onu. Anche per l'Oms la situazione è «catastrofica»
GAZA - «L'intera popolazione del nord di Gaza rischia di morire», ha affermato oggi Joyce Msuya, Segretario generale aggiunto per gli affari umanitari e vice coordinatore degli aiuti di emergenza dell'Onu.
«Gli ospedali sono stati colpiti, gli operatori sanitari sono stati arrestati. I rifugi sono stati svuotati e incendiati», ha scritto su X, sottolineando gli effetti dell'offensiva israeliana sull'assistenza sanitaria e sulla sicurezza dei civili, insieme alle sfide affrontate dai soccorritori, ai quali è «impedito di salvare le persone da sotto le macerie. Un così palese disprezzo per l'umanità basilare e le leggi deve cessare».
«Situazione catastrofica» - «La situazione nel nord di Gaza è catastrofica», ha detto il capo dell'organizzazione mondiale della Sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus, sottolineando che «una grave carenza di forniture mediche, unita ad un accesso fortemente limitato, sta privando le persone delle cure salvavita».