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L'annuncio del presidente turco Erdogan: «Abbiamo ricevuto il messaggio che hanno dato con questo attacco e lo abbiamo gettato nel cestino»
ANKARA - Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato che 213 «terroristi» sono stati uccisi nei raid della Turchia nel nord della Siria e dell'Iraq, dopo l'attentato in provincia di Ankara rivendicato dal Pkk che ha provocato la morte di 5 persone mentre 22 sono rimaste ferite.
«Abbiamo dato la nostra risposta colpendoli nei loro nascondigli nel nord della Siria e dell'Iraq, sono stati neutralizzati 213 terroristi e i nostri martiri sono stati vendicati», ha detto il leader turco in un discorso, trasmesso dalla tv di Stato Trt, dopo una riunione di gabinetto, facendo riferimento alle operazioni dell'Esercito turco contro il Pkk nel nord dell'Iraq e le forze curde nel nord della Siria.
«La tempistica dell'attacco e il luogo scelto non è stato una coincidenza, in un momento mentre si sta formando un nuovo clima nel nostro Paese», ha detto Erdogan, in riferimento alle richieste per l'apertura di un nuovo processo di pace tra Ankara e il Pkk provenienti da varie forze politiche turche, che erano già state presentate prima dell'attentato.
«Abbiamo ricevuto il messaggio che hanno dato con questo attacco e lo abbiamo gettato nel cestino, non ci sono messaggi che possono essere dati da gruppi terroristici o da chi li controlla», ha detto il presidente turco, affermando che non ci saranno compromessi rispetto all'obiettivo di arrivare ad avere una «Turchia libera dal terrorismo».
