Carlos Mazòn viene accusato di aver sottovalutato la portata dell'alluvione
VALENCIA - Mentre si aggrava di ora in ora il bilancio dei morti, scoppia la polemica politica sulla gestione dell'emergenza da parte del presidente della regione di Valencia, Carlos Mazón (Partito popolare), accusato di aver sottovalutato la portata dell'alluvione per tutta la giornata.
Al centro della polemica i ritardi dell'amministrazione nel comunicare alla popolazione cosa fare per mettersi in salvo. Un primo allarme 'rosso' è stato lanciato ieri alle 7 da parte dell'autorità meteo nazionale (Aemet). Ma solo 11 ore dopo, esattamente alle 20.03, quando tutta la zona era già travolta dell'inondazione, è arrivata sui cellulari dei residenti l'invito urgente della Protezione civile a non muoversi in tutta la provincia.
E dire che il primo messaggio era già chiarissimo: il meteo parlava di un rischio meteorologico estremo con «fenomeni non abituali di intensità eccezionale e un rischio molto alto per la popolazione». Parole del tutto ignorate.
In quel momento, Mazón era a una iniziativa di promozione turistica. La sua prima reazione è stata quella di invitare sui social alla prudenza sulle strade. Quindi ha detto di essere convinto che i temporali sarebbero calati di intensità nel pomeriggio. Invece la pioggia continuava a scendere abbondantissima, tanto che alle 11.50, ad esempio, l'Università di Valencia mandava un messaggio ai suoi dipendenti invitandoli a restare a casa, come misura precauzionale.
Alle 12 le prime segnalazioni delle esondazioni a Barxeta, a Ribera Alta, di fiumi come il Magro e Jucar. Poi dalle 16 è scattato il panico: i centralini del 112, il servizio di emergenza, hanno cominciato a ricevere sempre più richieste di aiuto, da chi si trovava isolato per strada, chi nelle case alluvionate, chi nelle residenze per anziani.
Ma Mazón è sotto accusa non solo per i ritardi di ieri. Tanti in queste ore gli stanno rinfacciando la decisione di eliminare, appena quattro mesi dopo la sua elezione, l'Unità di emergenza valenziana, uno strumento di risposta e di soccorso rapido in caso di catastrofe.