Il racconto della gente comune: «È tutto un disastro indescrivibile». «Centri commerciali presi d'assalto», si ricorre alla Guardia Civil.
VALENCIA - Nel mare di acqua, fango e disperazione c'è un primo debole raggio di speranza che arriva dalla meteo: non c'è un'allerta di grado massimo. L'Agenzia meteorologica statale spagnola (Aemet) ha infatti messo sei comunità sotto allerta arancione, il secondo livello di una scala di tre, in Andalusia, Aragona, Catalogna e Comunità Valenciana; e giallo, il livello più basso, in Castilla y León, Estremadura e Ceuta. Non esiste più nella zona l'avviso rosso, l'allerta massima, che era stata indicata stamattina a Castellón. Lo scrive "El Pais".
Quanto alle vittime accertate, secondo un nuovo bilancio dei servizi di sicurezza i morti per le alluvioni a Valencia e dintorni sono 158. Le autorità valenciane hanno aumentato ad almeno 155 il bilancio delle vittime delle piogge e delle inondazioni di Dana, nella Comunità Valenciana. Inoltre, una persona è morta in Andalusia e altre due in Castilla-La Mancha.
Tra dispersi e cadaveri - Intanto, nelle zone colpite dall'alluvione sono ancora in corso ricerche di «molti dispersi»: lo ha affermato la ministra spagnola della Difesa, Margarita Robles, in intervista a Telecinco. «Non possiamo precisare il numero esatto», ha aggiunto.
«La necessità più urgente è che vengano a recuperare i cadaveri. Ci sono ancora persone rimaste sotto le macchine. È tutto un disastro indescrivibile»: è invece la richiesta di aiuto di Javier, abitante di Sedaví (Valencia), uno dei comuni spagnoli più colpiti dall'alluvione delle scorse ore.
Da ieri al Palazzo di Giustizia di Valencia stanno arrivando diversi corpi delle vittime: è lì infatti dove le autorità hanno allestito la principale camera mortuaria necessarie per affrontare la tragedia. In un comunicato, l'autorità giudiziaria valenziana ha spiegato che per ospitare i cadaveri è stato messo a disposizione «un intero piano sotterraneo del parcheggio» della struttura, uno spazio abilitato per agevolare poi lo svolgimento delle autopsie e delle pratiche di identificazione dei corpi.
«Obitori mobili» - Secondo il canale tv La Sexta, nelle prime ore da quando è stato aperta la camera mortuaria provvisoria sono arrivati «almeno dieci carri funebri». Nel frattempo, il governo ha inviato nella zona diversi team di medici legali provenienti da altre regioni e alcuni «obitori mobili». «Ne sono stati messi a disposizione circa 50. Purtroppo dall'esperienza del Covid sappiamo che sono importanti», ha spiegato alla radio Cadena Ser la ministra della difesa Margarita Robles, aggiungendo che sono anche messi a disposizione psicologi per assistere sopravvissuti e parenti delle vittime.
Centri commerciali pattugliati - «In molti stanno anche chiedendo rifornimenti di cibo, perché i centri commerciali della zona sono stati presi d'assalto nelle ultime ore», ha aggiunto un abitante di un paese colpito. La Guardia Civil ha dovuto incaricare delle truppe di pattugliare i dintorni dei centri commerciali per evitare episodi di saccheggi dopo aver constatato che alcuni erano già avvenuti: lo confermano a El Pais fonti del Ministero degli interni.
Nel frattempo, la circolazione ferroviaria ad alta velocità tra Madrid e Valencia rimarrà interrotta per almeno 15 giorni a causa dei danni: lo ha affermato, ripreso dai media iberici, il ministro dei trasporti spagnolo Óscar Puente. «La linea è molto danneggiata, due tunnel sono crollati", ha spiegato. Critico anche lo stato delle linee ferroviarie locali di Valencia. "Tre sono scomparse», ha affermato il ministro.