Il tribunale ha condannato l'attivista di destra Rasmus Paludan a quattro mesi di reclusione
STOCCOLMA - L'attivista di estrema destra Rasmus Paludan, di nazionalità danese-svedese, noto per avere bruciato delle copie del Corano in diverse località della Svezia e in Danimarca, è stato condannato dal tribunale di Malmö a quattro mesi di reclusione per alcune sue esternazioni contro i musulmani.
Paludan si espresse nel corso di alcune manifestazioni nel 2022, in cui diede alle fiamme alcune copie del testo sacro dell'Islam. Affermazioni che per la Corte equivalgono all'incitamento all'odio nei confronti di un gruppo etnico.
«Le sue dichiarazioni erano semplicemente volte a diffamare e insultare i musulmani», ha affermato il magistrato Nicklas Söderberg, stando a quanto riporta il servizio pubblico svedese SVT.
Paludan era già stato condannato sei volte in Danimarca per simili episodi.