Il decesso dell'infermiera è stato riconosciuto come legato agli effetti collaterali del medicinale sperimentale promosso dall'esecutivo.
LONDRA - Imbarazzo per il servizio sanitario nazionale britannico (Nhs), ma anche per il governo laburista di Keir Starmer, a causa dell'esito di un'indagine - trapelato oggi sulla Bbc - sulla morte di un'infermiera.
Il decesso è stato riconosciuto come legato in parte agli effetti collaterali di uno dei farmaci sperimentali promossi dall'esecutivo nell'ambito di una campagna ad hoc per contrastare la diffusione del sovrappeso - e le conseguenti assenze per malattia - fra i dipendenti pubblici, in particolare nella sanità pubblica.
La vicenda riguarda Susan McGowan, un'infermiera di 58 anni deceduta secondo il certificato di morte per un improvviso collasso multiplo di organi accompagnato da shock settico e da una pancreatite fulminante. Il tutto, come si è poi appreso, messo in relazione per la prima volta dai medici legali anche con l'assunzione di due dosi di un farmaco a base di tirzepatide, prodotto dal colosso americano Eli Lilly col nome commerciale di Mounjaro.
McGowan aveva accettato di partecipare a un trial sperimentale di questo medicinale condotto su circa 3000 pazienti britannici, obesi o a rischio obesità, fra dipendenti dell'Nhs e disoccupati. Salvo sentirsi male subito dopo la seconda iniezione e finire ricoverata d'urgenza con dolori lancinanti all'addome nell'ospedale del North Lancashire, in Scozia centrale, dove lavorava e dove i medici non sono stati in grado di salvarle la vita.
Ad alimentare il potenziale scandalo c'è il fatto che il Mounjaro è una delle medicine inserite dal governo Starmer in un investimento da 279 milioni di sterline (315 milioni di franchi) concordato nelle scorse settimane con la Lilly dal ministro della Salute, Wes Streeting. Accordo che prevede una sperimentazione di cinque anni nel Regno Unito di nuovi farmaci contro l'obesità - fenomeno in cui l'isola risulta seconda in Europa dopo Malta, seppure lontana dai livelli Usa - concepito nelle parole di Streeting per affrontare le piaga del sovrappeso e le patologie ad essa connesse: in modo da "riportare al lavoro" il personale sanitario che ne è afflitto e di cercare di ridurre la pressione sugli organici e le liste d'attesa endemiche negli ospedali e negli ambulatori britannici dell'Nhs.