Entra in vigore la legge che punisce la maternità surrogata, anche per chi la cerca in paesi dove è legale.
ROMA - Per alcuni è un diritto, per altri un reato. Quello della maternità surrogata è un tema che divide le coscienze. Ma evidentemente non quelle dei politici al governo in Italia: nel Belpaese da oggi la così detta "gestazione per altri" è reato universale.
Cosa si rischia con l'entrata in vigore della legge Varchi - In altre parole, con l'odierna iscrizione in Gazzetta ufficiale, fare ricorso a una "madre in affitto" - già vietato dal 2004 sul territorio italiano -, ora sarà punibile con pene fino a due anni di reclusione e multe fino a un milione di euro, nel caso vi si ricorra "fuggendo" all'estero (circa 250 coppie italiane ogni anno).
Bandite dunque dalla legge - approvata dal Senato lo scorso ottobre e firmata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 4 novembre - sia la maternità surrogata tradizionale, ossia quella dopo fecondazione tramite inseminazione artificiale, sia quella gestazionale e cioè quando la fecondazione avviene in vitro per impiantare poi nell'utero un embrione già creato.
E poco importa che la surrogazione venga offerta previo compenso o con modalità "altruistiche": in Italia, così come ad esempio in Francia e Germania, la pratica è vietata in ogni caso.
C'è chi minaccia battaglia - Ma come detto il dibattito resta aperto: da una parte c'è la contrarietà delle coppie che non possono avere figli perché omosessuali o sterili e che minacciano una dura battaglia legale (come nel caso di oltre 50 aspiranti nuove famiglie), e dall'altra c'è la coalizione di destra che rivendica a spada tratta la famiglia tradizionale.
«Non c’entrano la destra e la sinistra - ha detto a Repubblica Mariastella Gelmini senatrice a favore della legge -. Si tratta, a mio avviso, di una pratica umiliante che offende la dignità e mercifica la vita». Parole che sbattono contro il pensiero politico opposto che vede nel «reato universale contro la gestazione per altri - come dichiarato dalla leader del PD Elly Schlein - un obbrobrio».
Cosa dice la Chiesa - Giudizio - quest'ultimo - lontano anni luce dal pensiero della Chiesa cattolica. Nella dichiarazione Dignitas infinita, infatti, il Vaticano aveva ribadito la sua contrarietà alla gestazione assistita perché «viola, innanzitutto, la dignità del bambino», che ha invece diritto ad avere «un’origine pienamente umana e non artificialmente indotta».