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MONDOIl plauso di Hamas, l'ira di Tel Aviv

21.11.24 - 15:50
L'ufficio del premier israeliano tuona: «Decisione presa da un Pm corrotto». Da Gaza: «Passo importante verso la giustizia»
keystone-sda.ch (ABIR SULTAN)
Fonte Ats Ans
Il plauso di Hamas, l'ira di Tel Aviv
L'ufficio del premier israeliano tuona: «Decisione presa da un Pm corrotto». Da Gaza: «Passo importante verso la giustizia»

TEL AVIV - «La decisione (della Corte penale internazionale, Cpi) è stata presa da un procuratore capo corrotto che cercava di salvarsi la pelle dalle gravi accuse contro di lui per molestie sessuali, e da giudici prevenuti, motivati dall'odio antisemita verso Israele». Lo dichiara in una nota l'Ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu.

«Questo è il motivo per cui il pubblico ministero ha mentito quando ha detto ai senatori americani che non avrebbe agito contro Israele prima di averlo raggiunto e ascoltato la sua posizione. Per questo motivo, lo scorso maggio, ha improvvisamente annullato il suo arrivo in Israele, pochi giorni dopo che erano stati sollevati sospetti contro di lui per molestie sessuali».

«Nessuna risoluzione anti-israeliana impedirà allo Stato di Israele di proteggere i suoi cittadini. Il primo ministro non cederà alle pressioni, non si tirerà indietro e non si ritirerà finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi di guerra fissati da Israele all'inizio della campagna», conclude il comunicato dell'Ufficio.

Il plauso di Hamas - Ad applaudire alla decisione della Cpi è Hamas, che sollecita un sostegno internazionale. «È un passo importante verso la giustizia e può portare a un risarcimento per le vittime in generale, ma rimane limitato e simbolico se non è sostenuto con ogni mezzo da tutti i Paesi del mondo», afferma in una dichiarazione Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas.

E quello turco - Anche la Turchia ha accolto con favore il mandato d'arresto contro Netanyahu e Gallant. «Questa decisione non solo dà speranza per il futuro dell'umanità ma è anche un segno che lo scudo protettivo per Netanyahu e la sua gang sarà rimosso», ha affermato il presidente del Parlamento turco, Numan Kurtulmus, come riferisce Anadolu.

Gli Usa non ci stanno - Gli Stati Uniti, i più stretti alleati di Israele, respingono categoricamente la decisione della Corte di emettere mandati di arresto nei confronti di alti funzionari israeliani. Lo afferma un portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. «Rimaniamo profondamente preoccupati per la fretta del Procuratore di richiedere mandati di arresto e per i preoccupanti errori procedurali che hanno portato a questa decisione - afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale -. Gli Stati Uniti hanno chiarito che la Corte penale internazionale non ha giurisdizione su questa questione».

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