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Ospedale S. Anna di Como, l'infermiere e i soldi rubati ai ricoverati Il gip ha interdetto dall'esercizio delle sue funzioni il sanitario, sospettato di furto aggravato.
COMO - È un dubbio tutto sommato comune, quello che a molti sorge prima di dover trascorrere più giorni ricoverati in ospedale: portare in camera con noi anche soldi, documenti e carte di credito? Ecco, meglio non farlo, almeno stando a quanto ha comunicato la Polizia di Stato.
«Più episodi di furto» - Lunedì mattina, infatti, a conclusione di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, gli agenti hanno eseguito «un’ordinanza applicativa dell’interdizione dall’esercizio di pubblico servizio», nei confronti di un infermiere dell'ospedale S. Anna, «gravemente indiziato di più episodi di furto, aggravato dalla destrezza e dalla violazione dei doveri inerenti il pubblico servizio, perpetrati ai danni di pazienti ricoverati».
I soldi sottratti in camera - È solo dopo aver raccolto numerose testimonianze e riscontri fotografici, che gli inquirenti hanno potuto ricomporre il puzzle delle responsabilità dell’infermiere, che - stando alla polizia - in almeno due occasioni, si sarebbe introdotto nelle camere dei degenti per sottrarre loro denaro contante, prelevandolo dagli effetti personali dei degenti.
Dunque, ecco che ieri gli agenti hanno raggiunto il sospetto e gli hanno notificato l’ordinanza, che gli impedisce di esercitare per nove mesi qualsiasi pubblico servizio, in attesa del processo.
Alle indagini della Polizia di Stato, precisano dalla Questura, ha collaborato l'ASST Lariana (Azienda Socio Sanitaria Territoriale Lariana), che «ha agevolato i poliziotti della Squadra Mobile e del Posto di Polizia dell’ospedale a svolgere le indagini nelle migliori condizioni».
