Hamas accusa il premier israeliano per il mancato accordo
TEL AVIV - Hamas ha accusato il premier israeliano Benjamin Netanyahu di essere «direttamente responsabile» della morte degli ostaggi rapiti durante gli attacchi del 7 ottobre 2023, ribadendo che «non c'è alternativa alla fine dell'aggressione» contro la Striscia di Gaza per ottenere il loro rilascio. Lo riporta il quotidiano "Filastin", legato ad Hamas.
«Netanyahu è direttamente responsabile della morte di decine di prigionieri a causa del suo mancato accordo», ha dichiarato il gruppo islamista, ribadendo la richiesta di ritiro delle forze israeliane da Gaza e un «accordo per scambiare» gli ostaggi con i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.
Hamas ha inoltre accusato l'esercito israeliano di essere responsabile della morte di sei ostaggi ad agosto, confermando «il fallimento della teoria di Netanyahu sulla possibilità di liberare i prigionieri con la forza». «La pressione militare non libera i prigionieri, li uccide», si legge.
Intantoil ministro degli esteri israeliano Gideon Sa'ar ha detto al suo omologo statunitense Antony Blinken che c'è la possibilità di raggiungere un accordo per liberare gli ostaggi. Secondo il suo ufficio, Sa'ar ha sottolineato - parlando con Blinken in occasione della riunione dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) a La Valletta (Malta) - che Israele è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo.