E nel frattempo, secondo la milizia nell'Iraq occidentale «i soldati siriani sono in fuga oltre 4.000 in Iraq»
ISTANBUL - Centinaia di rifugiati siriani, scappati in Turchia dopo l'inizio del conflitto nel loro Paese, si sono messi in fila al valico di frontiera di Cilvegozu, sul confine turco siriano, per tentare di rientrare in Siria dopo la caduta di Bashar Al Assad.
Viene permesso di passare ai rifugiati che hanno completato le procedure per il rientro nel Paese, riferiscono i media turchi, senza fornire dati su quante persone sono riuscite finora ad attraversare il confine.
«Sono arrivato in Turchia dalla Siria nel 2014. La nostra vita era finita. Se Dio vuole, il nostro futuro sarà buono. La Siria si sta rimettendo in piedi ma non inizieremo da zero», ha affermato uno di loro, Hamid Mahmud, come riferisce Hurriyet, secondo cui i migranti si sono messi in fila già dalle prime ore del mattino al valico che si trova nel distretto di Reyhanli, in provincia di Hatay, a circa una trentina di chilometri a ovest di Aleppo.
Al momento non si registrano tensioni e i militari hanno allestito un posto di blocco a 5 chilometri dal valico in modo tale da non creare affollamenti. Dopo i controlli dei documenti, i siriani ritenuti idonei ad attraversare il confine vengono mandati verso il valico.
Secondo i media turchi, già da ieri, immediatamente dopo le notizie relative alla caduta di Assad, molti siriani si erano diretti verso le zone di confine per tornare al loro Paese di origine, non solo attraverso il valico di Cilvegozu ma anche tramite quello di Oncupinar, che si trova ad una quarantina di chilometri a nord di Aleppo, in provincia di Kilis.
«Soldati siriani in fuga, oltre 4.000 in Iraq»
Oltre 4.000 soldati dell'esercito siriano sono entrati in Iraq da quando le forze ribelli hanno preso Damasco e rovesciato il governo di Bashar al-Assad: lo afferma un funzionario della milizia nell'Iraq occidentale, citato dai media internazionali.
Il funzionario delle Anbar Tribal Mobilization Forces afferma che i soldati hanno consegnato le loro armi, munizioni e veicoli blindati e saranno ospitati in un campo senza precisare dove.