Il servizio di sicurezza ucraino ha ucciso il generale e il suo assistente con un monopattino-bomba. Medvedev: «Imminente vendetta».
KIEV - Il servizio di sicurezza ucraino (SBU) ha rivendicato la responsabilità dell'assassinio del generale russo Igor Kirillov. Lo riferiscono vari media ucraini e internazionali, citando fonti all'interno dell'intelligence di Kiev.
«Kirillov era un criminale di guerra e un obiettivo completamente legittimo poiché ha dato ordine di usare armi chimiche proibite contro l'esercito ucraino. Una fine così ingloriosa attende tutti coloro che uccidono ucraini. La punizione per i crimini di guerra è inevitabile», secondo quanto dichiarato da una fonte ucraina a Rbc.
Proprio ieri Kirillov è stato condannato in contumacia da un tribunale ucraino per l'uso di armi chimiche vietate in Ucraina. Le forze dell'ordine hanno stabilito che, su ordine di Kirillov, dall'inizio della guerra, sono stati registrati più di 4800 casi di utilizzo di armi chimiche da parte del nemico.
Secondo le prime informazioni il comandante delle truppe di difesa nucleare e il suo assistente sono stati uccisi dall'esplosione di un ordigno posizionato sul manubrio di un monopattino elettrico. Kirillov e l'altra vittima sono stati investiti dalla deflagrazione a una distanza molto ravvicinata, mentre si trovavano nell'ingresso di un edificio. L'ordigno, secondo informazioni raccolte dalla Tass, era equivalente a 300 grammi di tritolo e ha mandato in frantumi i vetri dell'abitazione di fronte.
Video from Moscow, where as a result of an explosion on Ryazansky Prospekt, the head of the radiation, chemical and biological protection troops (RKhBZ) of the Russian Armed Forces, Lieutenant General Igor Kirillov, and his assistant were killed. According to sources, this was… pic.twitter.com/7w6IwlpDio
— Taras Berezovets (@TarasBerezovets) December 17, 2024
Si presume che l'esplosione sia stata innescata con un radiocomando.
Il Comitato investigativo russo ha avviato un'indagine penale «su un incidente nel quale sono stati uccisi due uomini». Gli uomini della Scientifica sono sul posto e stanno raccogliendo prove utili.
L'ira dei vertici del Cremlino (è attesa una dichiarazione di Putin) per la morte del generale russo è racchiusa in una dichiarazione del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev, che ha affermato che «la leadership ucraina dovrà affrontare un'imminente vendetta».
Lo riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti, ripresa dal Guardian.
«Rendendosi conto dell'inevitabilità della sua sconfitta militare, Kiev lancia attacchi codardi e spregevoli in città pacifiche», ha affermato Medvedev.
💥 Russia: Lieutenant General Igor Kirillov in charge of Nuclear, Biological, Chemical Defense Forces (NBC) in the Russian Armed Forces and his assistant assassinated in an explosion in Moscow on Ryazansky Prospect. pic.twitter.com/v6dQgMWEPQ
— Igor Sushko (@igorsushko) December 17, 2024
Chi era Kirillov
Igor Kirillov, 54 anni, era un generale russo di alto rango e capo dall'aprile del 2017 delle forze di difesa nucleare, biologica e chimica (Nbc) della Russia. È stato accusato di aver utilizzato armi chimiche proibite durante la guerra in Ucraina, nonché l'agente tossico soffocante cloropicrina.
È diventato famoso anche per aver contribuito allo sviluppo del sistema lanciafiamme pesante TOS-2 Tosochka.
Il governo del Regno Unito lo aveva sanzionato per aver «aiutato a dispiegare queste armi barbariche» e per essere stato un «importante portavoce della disinformazione del Cremlino».
Secondo l'agenzia di stampa statale russa Tass, Kirillov, nato il 13 luglio 1970 a Kostroma, una città fluviale nella Russia occidentale, aveva frequentato la Scuola di difesa chimica del Comando militare superiore di Kostroma, dove si è laureato nel 2007. Durante la sua permanenza lì, tra il 1991 e il 1995, prestò servizio come comandante di plotone nel Gruppo di forze occidentali in Germania e nel distretto militare di Mosca.
Dopo la laurea ha ricoperto vari incarichi nelle forze di difesa nucleare, biologica e chimica della Russia, diventandone infine il capo nel 2017.