I campanelli d'allarme ignorati sarebbero molti. Eppure il 50enne saudita è considerato «completamente atipico»
MAGDEBURGO - L'attentato di venerdì a Magdeburgo ha portato alla luce una serie di campanelli d'allarme ai quali non è stata probabilmente prestata la sufficiente attenzione.
Il 50enne saudita Taleb Al Abdulmohsen, incriminato sabato sera per omicidio plurimo e tentato omicidio plurimo, era conosciuto dalla giustizia tedesca almeno dal 2013. Nel settembre di quell'anno il tribunale di Rostock lo condannò a una multa di 900 euro per aver minacciato di compiere un attentato contro l'Ordine dei medici del Meclemburgo-Pomerania Anteriore.
Nel 2015 una nuova accusa, per insulti e minacce, a cui è seguito nel 2022 un sospetto di contrabbando. Nell'estate 2023 e poi altre due volte (a novembre dello stesso anno e il 2 settembre scorso) l'Arabia Saudita mise in guardia le autorità tedesche sulla pericolosità del 50enne. Secondo la Bild l'Ufficio federale della polizia criminale (Bka) inoltrò le informazioni all'Ufficio statale della polizia criminale della Sassonia-Anhalt. La conclusione? Lo psichiatra saudita, non essendo un islamista (anzi, tutto il contrario), non avrebbe rappresentato alcun pericolo.
Le denunce contro Al Abdulmohsen non si arrestano e, lo scorso ottobre, l'uomo avrebbe dato in escandescenze in tribunale a Colonia. «Io difendo la Germania! Non tu» avrebbe urlato all'indirizzo del giudice. Giovedì scorso, un giorno prima dell'attacco al mercatino di Natale, il 50enne era atteso in tribunale a Berlino per rispondere di uso improprio delle chiamate di emergenza. Non si è mai presentato in aula.
Non solo i media, ma anche la politica chiede ora come mai tutti questi segnali (e altri ancora, come le immagini e i contenuti condivisi sui social) siano stati ignorati. Il presidente federale dell'Unione di polizia tedesca, Rainer Wendt, ritiene che a Magdeburgo sia la polizia che i servizi di soccorso abbiano svolto un lavoro altamente professionale e che meritino rispetto, «invece di assurdi sospetti». Il presidente dell'Ufficio federale di polizia criminale (BKA), Holger Münch, considera l'attentatore «completamente atipico» e quindi imprevedibile.